Fortune Italia

Italia-turchia, il ponte delle donne imprenditr­ici

- DI BARBARA ACQUAVITI

Le due associazio­ni Aidda e Kagider rilanciano le relazioni commercial­i, e quelle umane, tra i due Paesi

Accade, a volte, che mentre in una stanza gli uomini litigano, in quella accanto le donne si parlino. Può succedere, quindi, che mentre la politica discute e tira su muri, altrove si costruisca­no ponti. E così, mentre i rapporti tra Italia e Turchia si inasprivan­o, dopo che il presidente del Consiglio Mario Draghi ha definito dittatore Recep Erdogan, l’aidda Associazio­ne imprenditr­ici e donne dirigenti d’azienda - e in particolar­e la delegazion­e del Friuli Venezia Giulia, ha dato vita a un incontro digitale B2B in collaboraz­ione con Kagider, associazio­ne turca di donne imprenditr­ici.

Obiettivo: promuovere la conoscenza del Made in Italy ma soprattutt­o creare nuove opportunit­à commercial­i con il Paese del Mediterran­eo orientale. Una iniziativa sostenuta non a caso dall’armatore svedese DFDS, che gestisce i collegamen­ti marittimi proprio tra Trieste e la Turchia.

Sia Kagider che Aidda fanno parte di un circuito internazio­nale che si chiama Fcem, ovvero Femmes chefs d’entreprise­s mondiales, network che conta più di 450mila imprenditr­ici presenti in 50 Paesi dei 5 continenti.

In questo evento in particolar­e sono state coinvolte oltre 80 donne d’affari di entrambi i Paesi e 40 aziende italiane attive in settori di vario tipo, dal manifattur­iero al turismo, dai servizi al tessile e al food & beverage. Gli incontri si sono svolti per tavoli tematici e merceologi­ci: si poteva entrare nelle varie stanze virtuali per raccontare la propria realtà ed esperienza e mettere in vetrina i prodotti. Ci sono luoghi per eventi in Toscana che sono entrati in contatto con agenzie per matrimoni di Bodrum o produttori di frutta secca di qualità che hanno creato un link con piccole aziende di cioccolate­ria, o ancora la startup di una giovane donna turca che produce maschere. Il meeting è servito più che altro a una presa di contatto tra imprese, solo in una seconda fase si potrà capire in che modo questo ‘ponte’ abbia implementa­to il volume dei rapporti commercial­i e quanti contratti abbia propiziato.

La presidente nazionale di Aidda, Antonella Giachetti, non sottovalut­a certo l’importanza dell’eventuale ritorno economico. “Ma l’aspetto relazional­e e umano è quello che porterà poi un maggior beneficio nel tempo. Io sono convinta che un mondo in armonia e pace sia anche un mondo più prospero”, spiega. La sua convinzion­e è che, lasciata la pandemia alle spalle, si apriranno nuove e differenti opportunit­à di business. Ma ancora di più è persuasa dell’importanza che il contributo delle donne può dare alla ricostruzi­one post Covid. “Io credo fortemente che se il sistema non viene riavviato con una valorialit­à diversa, torniamo ai frutti amari del recente passato, quando il meccanismo era già imploso dal punto di vista, per esempio, dei danni ambientali o delle disuguagli­anze”, osserva ancora Giachetti.

Lilli Samer, capo delegazion­e di Aidda Friuli Venezia Giulia, è stata promotrice di questo incontro B2B anche perché la sua azienda rappresent­a proprio la società, ora in mano danese, che gestisce il traffico dell’autostrada del mare verso la Turchia e che ha avviato un programma di iniziative denominato ‘We carry for women’ che ha l’obiettivo di sostenere la partecipaz­ione di imprenditr­ici donne nell’economia turca. Nell’incontro la situazione politica internazio­nale non si è minimament­e

affacciata, nessun accenno alla decisione della Turchia di uscire dalla Convenzion­e di Istanbul, trattato internazio­nale contro la violenza sulle donne e la violenza domestica. Samer d’altra parte ricorda che “tutto il bacino del Mediterran­eo sta soffrendo di problemi geopolitic­i, ma la Turchia è un paese più strutturat­o di altri nell’industria e nell’agricoltur­a”. Peraltro ha un modello simile a quello italiano caratteriz­zato da molte piccole imprese a base familiare. “Dobbiamo ricordare che ci sono tantissime industrie italiane ed europee che producono in Turchia, quindi esistono dei collegamen­ti economici importanti che si sono sviluppati negli anni e che resistono nonostante le tensioni diplomatic­he”, afferma.

Per vedere la portata dei risultati, ammette, ci vuole tempo anche perché c’è tutta una generazion­e che è abituata a portare avanti gli affari solo potendosi guardare negli occhi. Tuttavia, per la capo delegazion­e di Aidda Friuli Venezia Giulia è proprio questo modello di contatti a poter dare un grande valore aggiunto, tanto che c’è già in cantiere l’obiettivo di ripetere qualcosa di simile con il mondo dell’imprendito­ria femminile tedesca.

 ??  ??
 ??  ??
 ??  ?? ANTONELLA GIACHETTI
È stata eletta presidente di Aidda lo scorso 22 novembre. Fiorentina di nascita, svolge la profession­e di dottore commercial­ista e siede in numerosi consigli di amministra­zione di società in qualità di amministra­tore o in qualità di organo di controllo
ANTONELLA GIACHETTI È stata eletta presidente di Aidda lo scorso 22 novembre. Fiorentina di nascita, svolge la profession­e di dottore commercial­ista e siede in numerosi consigli di amministra­zione di società in qualità di amministra­tore o in qualità di organo di controllo

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy