La sfida del bus a lunga percorrenza
Itabus vuole insidiare il primato alla tedesca Flixbus
NEL 2006, NOVELLI DAVIDE CONTRO GOLIA, sfidarono il monopolista Trenitalia sull’alta velocità ferroviaria con il treno Italo e la concorrenza sui binari che ne è scaturita è andata a tutto vantaggio dei viaggiatori. Quindici anni più tardi, quasi la stessa compagine azionaria interamente italiana – Luca Cordero di Montezemolo, Angelo Donati, Isabella Seragnoli, la famiglia Punzo e Flavio Cattaneo che ha dato la spinta iniziale – ci riprova con Itabus e lancia un network di collegamenti con l’autobus sulle lunghe percorrenze che andrà a insidiare il primato della tedesca Flixbus. Il debutto sulle strade italiane del nuovo operatore privato di trasporto passeggeri su gomma è recentissimo, risale al 27 maggio, e punta a soddisfare la voglia di mobilità inevasa di tanti italiani, offrendo collegamenti lungo tutto il territorio italiano, da Nord a Sud, sul versante dell’adriatico e su quello del Tirreno in ben 16 Regioni. Con un investimento stimato di 200 mln tra il 2021 e il 2025, grazie a un’operazione finanziata da Intesa Sanpaolo, conta di gestire a regime una flotta di 300 autobus di ultimissima generazione – mezzi a due piani Euro6d della tedesca Man, gruppo Volkswagen, con wi-fi e router 5G per le connessione digitali a bordo con il supporto di Tim - di servire 350 tratte al giorno e di creare fino a 1.000 posti di lavoro, indotto compreso. Con l’av ferroviaria ferma a Salerno, ampie zone del Paese poco collegate e una carente offerta di servizi sulle trasversali tra le due coste del Paese, il presupposto da cui scaturisce l’iniziativa è che esista una domanda inespressa concentrata nel Centro Sud che, a parte l’uso dell’auto privata, viene raccolta solo da Flixbus. L’offerta commerciale di Itabus si inserisce in questo mercato potenziale avendo come tratti distintivi l’intermodalità, ovvero la connessione con le stazioni ferroviarie, i porti e gli aeroporti, il focus su un’ampia platea di viaggiatori, da chi si sposta per lavoro o studio a chi si muove per piacere, le corse notturne con arrivo a destinazione di primo mattino. ‘Frequenza, qualità e prezzo’, le parole d’ordine di Francesco Fiore, uno dei due amministratori delegati. Oltre che via web, i biglietti sono in vendita nelle tabaccherie, in autostazioni e agenzie di viaggio online e si studia la collaborazione con gli operatori ferroviari per garantire al passeggero di Itabus la comodità di un biglietto unico, treno+bus, e con le compagnie aeree per volo+bus. I primi prezzi di lancio variano tra gli 1,99 euro della Roma-napoli, della Napoli-bari e della Pescara-roma, ai 4,99 della Roma-matera e della Roma-bologna, ai 9,90 della Napoli-rimini.
200 I MILIONI DI EURO INVESTITI TRA IL 2021 E IL 2025
300 AUTOBUS DI ULTIMA GENERAZIONE, LA FLOTTA DI ITABUS