Sostenibilità, le pmi quotate
Le aziende del segmento Aim di Borsa Italiana sembrano faticare sulla rendicontazione della sostenibilità. Ma secondo un report Acomea-svi, la situazione sta migliorando
IN TERMINI DI DIVULGAZIONE della sostenibilità, le Pmi quotate italiane si stanno risvegliando. Le dichiarazioni non finanziarie che raccontano l’impatto dell’azienda sull’ambiente e la società civile per molte di queste aziende sono ancora oggetti sconosciuti. Ma il 2020 (che con le imprese, in generale, non è stato tenero) qualche miglioramento l’ha portato, a leggere il secondo rapporto sulla rendicontazione Esg da parte delle Pmi italiane quotate al mercato Aim di Borsa Italiana. Al rapporto hanno lavorato Acomea Sgr e Sustainable Value Investors (SVI). Il Rapporto ha analizzato 149 aziende quotate al 20 aprile 2021 sul segmento Aim. Tra queste, sono ancora 79 le società che non pubblicano alcun tipo di rendicontazione. Un dato, però, in diminuzione rispetto al rapporto precedente (quando erano 84 su 129). Il 47% delle aziende dell’aim che rilasciano informativa Esg pubblicano per lo più un bilancio di sostenibilità di tipo qualitativo. Solo il 31% rilascia dati Esg quantitativi, il 29% riporta una matrice di materialità rispetto ai propri stakeholder e il 27% rendiconta secondo gli standard della Global reporting initiative (Gri). Va verificato, poi, come le aziende che rendicontano la sostenibilità la affrontino concretamente. Alcune (37, +54% rispetto all’anno scorso) si limitano alle pubbliche relazioni, con vaghe dichiarazioni a favore
“IL POTENZIALE STRATEGICO DELLE AZIENDE DELL’AIM È ENORME E ANCORA INESPRESSO” MARCO RUSPI HEAD OF ESG DI ACOMEA SGR