AI IN AZIONE – I PODCAST
DESIGN PASQUALE JUNIOR NATUZZI
DIRETTORE CREATIVO NATUZZI
Il direttore creativo di Natuzzi racconta come L’AI abbia cambiato, e possa ancora cambiare, il mondo del retail. “Per noi gli spazi e le superfici espositive sono un grande tema” quindi “poter avere una mixed reality station nello store – precisa – rende esponibile un catalogo virtuale infinito”. A suo giudizio, “la trasposizione massima di questa idea potrebbe portarci ad avere uno store in cui il prodotto fisico non esiste”. Ma, spiega, si può arrivare anche a pensare a “tecnologie predittive che ci consentano di esporre il prodotto giusto, nella location giusta per il consumatore giusto”. È stato Natuzzi a creare il progetto dell’augmented store, realizzato con Microsoft e Hevolus Innovation che permette ai clienti di muoversi all’interno di uno spazio in cui il negozio fisico convive con quello virtuale. Una “piattaforma con ologrammi che ti consentono di giocare, customizzare, zoomare, aprire, smontare e montare un prodotto, mentre la configurazione di ambienti è visionabile grazie alla virtual reality. È come se consentissimo al consumatore di attraversare la casa dei suoi sogni”.
ETICA PAOLO BENANTI
PONTIFICIA UNIVERSITÀ GREGORIANA E PONTIFICIA ACCADEMIA PER LA VITA
“Dobbiamo pensare a un ‘guard rail’ etico per evitare che gli algoritmi vadano fuori rotta”, dice Benanti. Come l’algoretica: “Un codice etico pensato dagli uomini, ma capito e computato dalle macchine”. Il neologismo creato da Padre Benanti, “algoretica“appunto, è stato recentemente inserito dall’accademia della Crusca tra le nuove parole italiane. Con l’intelligenza artificiale “si apre una nuova stagione in cui ci sono attori differenti. Non più solo attori biologici, ma anche attori algoritmici. È interessante vedere per esempio gli effetti che questi grandi sistemi che elaborano dati hanno su chi produce quei dati”, quando parliamo di dati derivanti da interazioni sociali, dalla nostra vita online, e algoritmi che fanno predizioni. Quel sistema non solo predice quello che mi interessa, “ma in parte ‘produce’ anche il mio comportamento”. Solo ponendosi il problema etico dell’intelligenza artificiale si può rispondere a domande fondamentali: possiamo lasciare che le macchine prendano decisioni sul destino scolastico di un ragazzo, o sulla concessione di un prestito in banca, o sulla prescrizione di una terapia.
ENERGIA PAOLO GALLO
AMMINISTRATORE DELEGATO ITALGAS
Dal punto di vista della digitalizzazione, Italgas ha notizie importanti: ha programmato, infatti, la creazione di un veicolo societario in cui concentrare tutte le attività di information technology del gruppo, comprese le applicazioni innovative che sta sviluppando e che, un domani, potranno essere offerte anche a terzi. L’obiettivo è accelerare “il processo di trasformazione digitale di Italgas”, dice Gallo. Un percorso che fa leva anche sulla collaborazione con Microsoft per lo sviluppo di cloud computing, big data, IOT e intelligenza artificiale, con l’obiettivo di ottimizzare l’efficienza della rete e raggiungere standard ancora più elevati di qualità e sicurezza. In futuro “queste stesse applicazioni che noi sviluppiamo e che sono proprietarie potranno poi essere anche offerte a terzi”, dice Gallo, convinto che i vantaggi della digitalizzazione delle reti, attraverso L’AI, saranno tangibili anche per i clienti consumer. “Con L’AI le manutenzioni stanno diventando predittive. E combattere le dispersioni significa anche ridurre le emissioni della rete, che grazie all’ai negli ultimi anni sono crollate”.