VERONICA DIQUATTRO
Executive vice president Southern Europe Dazn
Classe 1984, è Executive vice president Southern Europe di Dazn. Laurea in marketing all’università di Bologna e una specializzazione in International management alla Bocconi, è stata responsabile di Spotify Italia. È consigliere di amministrazione del Gruppo24ore.
Cosa significa per Dazn il grande salto della prossima stagione, con i diritti della Serie A?
È motivo di grande orgoglio, per noi significa aver avuto la conferma del lavoro svolto in questi ultimi tre anni. Da quando siamo arrivati in Italia, nel 2018, il nostro obiettivo è stato rendere lo sport fruibile in modo semplice e flessibile a un numero sempre maggiore di tifosi. Abbiamo dimostrato le incredibili potenzialità della visione in streaming, portando innovazione nel settore dello sport, così come è già avvenuto in altri settori. Abbiamo investito tanto in termini di ricerca, tecnologia e produzioni e continueremo a farlo per portare ad un deciso ampliamento del mercato. La Serie A su Dazn ha anche un significato importante come leva di accelerazione del processo di digitalizzazione del nostro Paese, a cui abbiamo già contribuito in passato, ma che vivrà ora un momento decisivo, con l’opportunità di migliorare il posizionamento dell’italia nel panorama europeo.
Cosa si può fare per avere sempre più giovani donne manager in ruoli apicali?
Questo è un tema che mi sta particolarmente a cuore, su cui mi impegno molto anche all’interno di diverse associazioni che hanno l’obiettivo di sostenere in modo concreto giovani manager e imprenditrici all’inizio della loro carriera. Da un lato bisogna quindi continuare a dare visibilità a queste tematiche, creare consapevolezza e premiare quelle realtà che portano avanti cultura e crescita basata sulle competenze, a prescindere dal genere o età anagrafica. Dall’altro, rivolgendomi alle giovani manager e in generale a tutte le ragazze che stanno iniziando un percorso di carriera, penso sia importante non porsi limiti, accettare le sfide consapevoli che anche uno sbaglio sarà un risultato, e cercare di costruirsi un network di persone che possano essere di supporto, fonte di confronto e crescita.