Fortune Italia

Una mail intelligen­te per ‘fregare’ gli hacker

- DI ALESSANDRO PULCINI

Flower Sec è una soluzione di cybersecur­ity, basata sull’intelligen­za artificial­e, sviluppata da Expleo Italia per le pubbliche amministra­zioni: interviene sulle mail, mascherand­o la semantica e generando contenuto fuorviante, allo scopo di identifica­re e prevenire incidenti di data leakage

QUALSIASI RAPPORTO SULLA SICUREZZA INFORMATIC­A si voglia andare a guardare, il concetto è sempre lo stesso: gli attacchi informatic­i stanno crescendo e le loro conseguenz­e diventano sempre più gravi. Il pericolo riguarda naturalmen­te tanto le aziende quanto le pubbliche amministra­zioni. Ce lo ricorda la vicenda della Regione Lazio, i cui sistemi sono stati messi in ginocchio da un ransomware entrato nel computer di un dipendente in smart working. Proprio alle pubbliche amministra­zioni, la cui vulnerabil­ità alle minacce informatic­he è ormai conclamata, è destinato Flower (Flow entity recognitio­n), una piattaform­a di Natural language processing basata su intelligen­za artificial­e – messa a punto da Expleo – specializz­ata nell’analisi di testi generici. Una delle sue applicazio­ni, Flower Sec, è in grado di individuar­e e ‘mascherare’ il contenuto delle e-mail, tenendolo al sicuro.

LA PUBBLICA AMMINISTRA­ZIONE è soggetta agli stessi pericoli delle aziende. I dipendenti della Pa, come i dipendenti di un’azienda, hanno la responsabi­lità di gestire i dati, conservarl­i, condivider­e informazio­ni in maniera sicura. Una responsabi­lità non da poco, il cui peso spesso rallenta la macchina amministra­tiva. La soluzione di Expleo, Flower Sec, va a coprire proprio questo passaggio. Lo fa attraverso uno strumento, l’e-mail, tanto semplice quanto potenzialm­ente esposto a rischi, come quello del data leakage. Tanto che molto spesso, per le procedure più delicate come le comunicazi­oni tra governi, si rinuncia ad usarla del tutto. Gli algoritmi di intelligen­za artificial­e di Expleo lavorano on-top all’inoltro del messaggio in rete, agendo sulla semantica in esso contenuta. La mascherano, la trasforman­o, generando contenuti plausibili ma fuorvianti, confeziona­ti appositame­nte per chi intercetta il messaggio. Addirittur­a, “i contenuti fasulli potrebbero essere utilizzati dalle forze di polizia per individuar­e i gruppi criminali o di spionaggio e

le loro ‘talpe’ all’interno delle amministra­zioni”, spiega Livio Mariotti, Ad di Expleo in Italia. L’intelligen­za artificial­e “anonimizza i dati salienti delle mail” e si assicura che il messaggio originale venga aperto e letto solo dal reale destinatar­io.

Mariotti ha seguito la creazione del Datafactor, il centro di Data Science di Agrigento realizzato nel 2020 con l’italiana Topnetwork grazie a un investimen­to da 21 mln di euro, nel quale Expleo sta mettendo a punto gli strumenti di analisi dei dati e intelligen­za artificial­e che stanno facendo nascere prodotti come Flower. Gli algoritmi che vanno a comporre i ‘petals’ del Flower creato da Expleo, spiega Mariotti, sono stati modellati nell’estensione Flower Sec con il solo obiettivo di servire la Pubblica amministra­zione attraverso un canale di sviluppo totalmente italiano, nonostante la multinazio­nale a cui fa riferiment­o la filiale guidata da Mariotti sia di proprietà franco-tedesca. Questa scelta significa rinunciare a vendere lo stesso prodotto alle aziende. Il che significa rinunciare a una montagna di soldi, per quanto Mariotti ricordi come il mercato della Pa sia comunque enorme, e che i guadagni previsti per la soluzione di Expleo siano nell’ordine di milioni di euro. La diffusione avverrà entro la fine del 2021, e l’ad dice che qualche colloquio preliminar­e con potenziali clienti di peso c’è già stato. L’architettu­ra degli algoritmi intelligen­ti di Flower si basa sulle tecnologie di natural language processing, come sentiment analysis, topic modeling, riconoscim­ento delle entità e altri processi tipici dell’analisi del linguaggio naturale. Una serie di algoritmi, sviluppati e gestiti in Italia, che arrivano a una elevata comprensio­ne di qualsiasi tipo di contenuto linguistic­o. “In Sicilia siamo riusciti a raggiunger­e performanc­e e accuratezz­e, oggi allo stato dell’arte mai raggiunte nel panorama scientific­o nazionale e internazio­nale per quanto concerne l’analisi del linguaggio naturale in lingua italiana”, dice l’ad.

Flower Sec, utilizzato come strumento per prevenire incidenti di tipo data leakage, è in lavorazion­e

“da ottobre”, riflette Mariotti, con un team dedicato di 40 persone che potrebbero diventare un centinaio nei prossimi mesi. Mariotti dice che, a occhio, finora Expleo ha speso “2 mln di euro” per sviluppare la soluzione.

L’ITALIA È TRA I PAESI PIÙ COLPITI al mondo dalle minacce informatic­he. Tra i pericoli da affrontare c’è anche l’insider threat, ricorda Mariotti. Le figure interne alle aziende sono una delle cause più frequenti di data breach, come nel caso della Regione Lazio. Secondo un report del Ponemon institute e di Ibm, il costo globale medio delle minacce interne è aumentato del 31% in due anni a 11,45 mln di dollari, e la frequenza degli incidenti è aumentata del 47% nello stesso periodo di tempo.

A QUESTO TEMA SE NE SOVRAPPONE un altro, quello dei dati sanitari, che nell’anno della pandemia sono diventati la vittima preferita dei gruppi criminali. Le organizzaz­ioni sanitarie hanno un tesoro di dati sensibili, sono spesso facili da perforare e sono inclini ad accontenta­re le richieste di riscatto. I criminali informatic­i questo lo sanno, che siano hacker o gruppi che comprano sul dark web il software preconfezi­onato, già pronto per essere lanciato contro le aziende (Ransomware-as-a-service). Il settore sanitario è quello che paga il prezzo di gran lunga più caro in caso di data breach, con 9,23 mln di dollari per incidente – un aumento di 2 mln di dollari rispetto all’anno precedente.

L’intreccio tra cybersecur­ity, gestione dei dati, sensibilit­à dei dati sanitari è ancora più largo. E comprende temi economici e geopolitic­i. Comprende cioè la creazione di valore resa possibile dalla gestione dei dati, una gestione che viene spesso affidata ad aziende estere. Un tesoro di informazio­ni che viene ceduto come non avesse valore in cambio di servizi, quando invece potrebbe tranquilla­mente generare ricchezza, dice l’ad di Expleo Italia. Ecco, allora, il motivo della promessa di Mariotti (“non venderemo mai Flower alle aziende private”): un sistema che è in grado di individuar­e e bloccare fenomeni di data leakage via mail ha un valore inestimabi­le per le pubbliche amministra­zioni. Secondo l’ad di Expleo, l’italia ha il dovere di proteggere il proprio patrimonio informativ­o, soprattutt­o quello socio-sanitario, che è una delle “vere ricchezze di un Paese”. Una ricchezza che non difendiamo abbastanza.

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