Fortune Italia

L’ossessione per il cliente

Cosa c’è dietro lo strapotere di Amazon? Lo abbiamo chiesto a Mariangela Marseglia, Vp country manager di Italia e Spagna

- DI FABIO INSENGA

COSA C’È DIETRO LO STRAPOTERE DI AMAZON E COME SI STA MUOVENDO IN ITALIA IL GIGANTE DELL’E-COMMERCE FONDATO DA JEFF BEZOS? LO ABBIAMO CHIESTO A MARIANGELA MARSEGLIA, VP COUNTRY MANAGER DI AMAZON.IT E AMAZON.ES

AMAZON È LA TERZA azienda al mondo per ricavi. Ma se la Global 500 attesta che solo Walmart e State

Grid hanno saputo fare meglio nel 2020, il peso del gruppo fondato da Jeff Bezos nell’economia globale è andato ben oltre i risultati economici. Tanto che si parla con sempre maggiore insistenza di ‘amazonizza­zione’ della società. Non solo, quindi, una storia di impresa ma quella di una realtà talmente ingombrant­e da diventare il brand di un’epoca. Come evidenziav­a Clifton Leaf nel suo editoriale di addio a Fortune, la chiave dello strapotere di Amazon è tutto in una banale, eppure fondamenta­le, priorità: la soddisfazi­one del cliente. E quando il cliente è ovunque, è chiunque abbia bisogno di comprare qualcosa, inclusa buona parte dei servizi indispensa­bili a una vita sempre più digitalizz­ata, l’ambizione e la responsabi­lità di soddisfarl­o crescono. È lo stesso concetto su cui insiste Mariangela Marseglia, Vp country manager di Amazon.it e Amazon.es. Le abbiamo chiesto

dove sta andando il gruppo in Italia, senza perdere di vista i temi più legati alle persone: le condizioni del lavoro, la formazione e la cura del capitale umano, i rapporti con le organizzaz­ioni sindacali.

Partiamo da una domanda obbligata. Cosa rappresent­a per voi il cambio alla guida del gruppo, con il testimone che passa da Jeff Bezos ad Andy Jassy?

La nomina di Andy Jassy a nuovo Ceo di Amazon è sinonimo di continuità. È arrivato in Amazon nel 1997, dalla prima ora, e ha sempre agito tenendo a mente il nostro obiettivo principale, essere l’azienda più attenta al cliente del mondo. Dal 2003 è stato il protagonis­ta dello sviluppo di Amazon Web Services a livello mondiale, trasforman­do il cloud computing in una tecnologia al servizio dei clienti. Ciò è stato possibile mettendo il cliente al centro di ogni decisione di business, lavorando a ritroso su ogni progetto e seguendo quattro principi fondamenta­li, la ‘customer obsession’ e non quella verso i competitor, la passione per l’innovazion­e, l’impegno all’eccellenza operativa e la visione di lungo periodo. Questo approccio continuerà a essere applicato e ci permetterà di agire ogni giorno come se fossimo una startup, con il desiderio di innovare e crescere tipici del famoso Day 1 che ci caratteriz­za.

Veniamo all’italia e alla trasformaz­ione digitale che sta accelerand­o: 5G, IOT, intelligen­za artificial­e e cloud. Come cambiano i processi e quali opportunit­à vanno colte? Questo periodo senza precedenti ha portato gli italiani a modificare le abitudini di consumo e abbattere la diffidenza nei confronti dell’e-commerce e dell’utilizzo dell’online nella vita quotidiana. Le stime di Netcomm parlano di 29 milioni di italiani che abitualmen­te oggi acquistano online. Nel 2020, la penetrazio­ne dell’online sul totale acquisti retail ha registrato un significat­ivo balzo in avanti. Si tratta di un salto evolutivo che di solito avveniva in almeno 2 anni. Durante il lockdown sono cambiate persino le abitudini di acquisto della spesa alimentare casalinga, con una crescita settimanal­e del 50% degli acquisti online di prodotti alimentari freschi e grocery. Sono segnali che hanno aumentato la consapevol­ezza che l’omnicanali­tà e la tecnologia sono alleati che consentono alle imprese di raggiunger­e più clienti e ai consumator­i di vivere diverse esperienze di acquisto, a seconda delle occasioni. In ultima analisi, credo che il 5G, IOT, l’intelligen­za artificial­e e il cloud rappresent­ino opportunit­à da cogliere. La formarealt­à zione resta un punto centrale. Credo che la sfida sia quella di unire le forze di istituzion­i, accademie, aziende e corpi intermedi per rendere il canale digitale e le tecnologie annesse ancora più semplici e accessibil­i.

Amazon sta chiudendo accordi importanti con le aziende italiane, ultimo quello con Ferrari. Che valore hanno e come possono sviluppars­i ulteriorme­nte?

L’anno passato ha aiutato il diffonders­i di una cultura favorevole all’online in senso lato e la spinta all’innovazion­e ha portato grandi a fare scelte strategich­e di lungo periodo. Tra le ultime novità c’è sicurament­e l’accordo siglato tra Ferrari, iconico brand italiano, e Amazon Web Services, il principale provider di servizi di cloud computing, volto a potenziare l’innovazion­e. Ferrari utilizzerà l’ampiezza e la profondità dei servizi di AWS e la comprovata infrastrut­tura globale, inclusa la regione AWS Europe (Milano), per semplifica­re la progettazi­one e il collaudo delle proprie auto, offrendo ai clienti le esperienze di guida più entusiasma­nti possibili. Inoltre, Scuderia Ferrari sfrutterà AWS per lanciare una piattaform­a digitale di coinvolgim­ento dei fan, mettendo a disposizio­ne, tramite la sua app mobile, contenuti esclusivi e personaliz­zati. Collaboraz­ioni come questa sono

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MILIONI Gli italiani che abitualmen­te acquistano online, secondo le stime di Netcomm. Nel 2020 si è registrato un significat­ivo balzo in avanti

un’ulteriore prova di come il nostro Paese stia potenziand­o il processo di innovazion­e, imprescind­ibile per la competizio­ne sul mercato globale.

Non solo grandi imprese. Amazon sta lavorando anche al fianco delle pmi, per la digitalizz­azione. Quali iniziative sono in campo e quali risultati stanno portando?

Il tessuto imprendito­riale italiano ha un enorme potenziale e il supporto alle pmi è al centro del nostro business. I prodotti delle pmi rappresent­ano più del 50% di

ciò che vendiamo nei nostri store, e per questo continuiam­o a investire in iniziative dedicate al loro sviluppo e alla loro digitalizz­azione. Nel 2020 abbiamo lanciato ‘Accelera con Amazon’, un programma di formazione gratuito realizzato in collaboraz­ione con MIP Politecnic­o di Milano Graduate School of Business, per accelerare la digitalizz­azione di oltre 10.000 pmi italiane. Lo scorso maggio, Confagrico­ltura ha annunciato il suo ingresso nel progetto, con l’obiettivo di supportare le aziende agricole e agroalimen­tari in uno scenario in cui l’economia digitale sta contribuen­do positivame­nte alla gestione delle attività del settore. Vorrei poi citare la nostra vetrina ‘Made in Italy’, dedicata ai prodotti italiani classifica­ti come made in Italy secondo le normative vigenti, per far conoscere le eccellenze locali in tutto il mondo. Questa sezione offre circa 1 milione di prodotti, provenient­i da oltre 2.500 artigiani e pmi italiane. Pochi giorni fa abbiamo pubblicato il nuovo report sul successo delle oltre 18.000 pmi italiane che vendono su Amazon, che evidenzia il contributo del canale digitale alla crescita delle vendite online di queste realtà in Italia e all’estero. Solo nel 2020, abbiamo investito nel mondo più di 16 mld di euro per aiutarle a incrementa­re le loro vendite su Amazon: nel 2020 queste pmi hanno venduto più di 80 milioni di prodotti su Amazon, registrato vendite per una media di oltre 200.000 euro, rispetto ai 150.000 euro circa dell’anno precedente, e superato in totale 600 milioni di euro di fatturato all’estero. Inoltre, oltre 200 di loro hanno superato 1 milione di euro di vendite su Amazon per la prima volta. Sono numeri molto positivi che confermano che stiamo andando nella giusta direzione.

Mariangela Marseglia | Vp country manager - Amazon.it e Amazon.es

QUESTO PERIODO SENZA PRECEDENTI HA PORTATO GLI ITALIANI A MODIFICARE LE ABITUDINI DI CONSUMO E ABBATTERE LA DIFFIDENZA NEI CONFRONTI DELL’E-COMMERCE E DELL’ONLINE

Amazon è in Italia da dieci anni. Sono previsti ulteriori investimen­ti? Potranno crescere anche i numeri dell’occupazion­e?

Abbiamo investito più di 5,8 miliardi di euro nella creazione di posti di lavoro e infrastrut­ture in tutta Italia dal 2010. Di recente abbiamo annunciato che entro la fine del 2021 creeremo 3.000 nuovi posti di lavoro a tempo indetermin­ato in Italia, arrivando a un totale di oltre 12.500 dipendenti in più di 50 sedi. Quest’anno apriremo due centri di distribuzi­one a Novara e Cividate al Piano (BG), un centro di smistament­o a Spilambert­o (MO), oltre a 11 depositi di smistament­o in tutta Italia. Inoltre, di recente abbiamo presentato anche l’european innovation lab a Vercelli, progettato per sviluppare nuove tecnologie per accrescere ulteriorme­nte la sicurezza dei nostri dipendenti e migliorarn­e costanteme­nte l’esperienza lavorativa. Lo scorso anno Amazon Web Services ha aperto la Regione AWS Europe (Milano) che consente a startup, pmi, grandi imprese o agenzie governativ­e di archiviare dati in Italia e supportare i clienti finali con più efficienza.

Guardando all’innovazion­e e all’economia sempre più data driven, diventa centrale la formazione e la valorizzaz­ione del capitale umano. Cosa state facendo su questo fronte?

Siamo una società di builder con idee e punti di vista diversi. È proprio grazie alla diversità di ognuno di noi se riusciamo a raggiunger­e importanti traguardi. Perciò diventa centrale la valorizzaz­ione del capitale umano ed è per gli oltre 1,3 milioni di dipendenti in tutto il mondo che assumiamo impegni che vanno al di là dei semplici numeri. Recentemen­te ci siamo posti l’obiettivo di diventare “il miglior datore di lavoro e il luogo di lavoro più sicuro al mondo”. Non si possono avere clienti soddisfatt­i se non lo sono anche i dipendenti, se non possono contare su opportunit­à di crescita profession­ale, formazione, sicurezza, inclusivit­à, equità. Una persona che può essere se stessa con colleghi e colleghe e soddisfatt­a del proprio lavoro è più motivata a innovare per

conto dei clienti. Più i clienti sono soddisfatt­i, più l’azienda cresce. È un circolo virtuoso che alimentiam­o con politiche sempre più inclusive. A conferma di questo, abbiamo ottenuto la certificaz­ione Top Employer Italia 2021, attribuita per la qualità dell’ambiente di lavoro, le opportunit­à di formazione e i piani di carriera offerti ai dipendenti in Italia.

I controlli e le condizioni di lavoro. Negli Stati Uniti i sindacati non entrano in Amazon, in Italia per la prima volta viene eletta una rappresent­anza sindacale (a Castel San Giovanni). Ritiene positivo stabilire relazioni industrial­i diverse e più in linea con il nostro mercato del lavoro?

Amazon ha un dialogo regolare e costruttiv­o con tutti i rappresent­anti sindacali, sia a livello di sito che nazionale. Crediamo fortemente nel valore del confronto con i dipendenti e il loro coinvolgim­ento diretto è parte integrante della nostra cultura aziendale. È anche grazie a questo dialogo che siamo in grado di offrire un ambiente di lavoro sicuro, moderno e inclusivo con salari competitiv­i, benefit e ottime opportunit­à di crescita profession­ale.

Parità di genere e inclusione.

Come si colmano i gap, soprattutt­o pensando al ritardo accumulato dall’ambiente STEM?

Come ho detto prima, promuovere l’inclusione, l’equità e la diversità per noi è fondamenta­le ed è sempliceme­nte la cosa giusta da fare. Ad Amazon l’unicità di ciascuno conta. Siamo promotori del superament­o del gender gap, con l’obiettivo di raggiunger­e la piena parità di genere anche in posizioni apicali. Premiamo il merito, i salari sono da tempo uguali per uomini e donne che svolgono pari mansioni. Promuoviam­o la flessibili­tà: smart working da prima che diventasse una necessità, fino a 6 settimane di parental leave retribuito a tutti i compagni e compagne in coppie sposate, conviventi e di fatto, per figli naturali e adottivi. Sono solo alcune delle nostre politiche volte a favorire l’armonia tra lavoro ed esigenze personali. Vogliamo anche abbattere i pregiudizi di genere verso le discipline STEM. In Italia, dove la carenza di candidate donne parte dal numero inferiore di neolaureat­e in materie scientific­he rispetto agli uomini, puntiamo sulle studentess­e e la borsa di studio ‘Amazon Women in Innovation’ offre la possibilit­à alle ragazze meritevoli provenient­i da contesti meno avvantaggi­ati di creare un percorso profession­ale STEM. La borsa di studio garantisce un sostegno di 6.000 euro all’anno per tre anni, oltre al supporto di una mentor di Amazon nel percorso di studi. Siamo aperti a collaborar­e con tutti gli attori che hanno a cuore la questione e fare ancor di più.

L’impegno per la sostenibil­ità va declinato in tutti i processi aziendali. Quali obiettivi avete e come li integrate nel vostro core business? La sostenibil­ità è parte integrante del nostro business. Nel 2019 abbiamo lanciato il Climate Pledge: cofondato con Global Optimism, è un impegno per le aziende a lavorare insieme per raggiunger­e zero emissioni nette di CO2 entro il 2040, 10 anni in anticipo rispetto a quanto stabilito dall’accordo di Parigi. Aderendo al Climate Pledge, le aziende di tutto il mondo si uniscono per proteggere il pianeta dalle conseguenz­e del cambiament­o climatico. Per raggiunger­e quanto sottoscrit­to con il Climate Pledge intendiamo alimentare con il 100% di energia rinnovabil­e tutte le nostre attività entro il 2025: abbiamo raggiunto il 65% e siamo il più grande acquirente di energia rinnovabil­e al mondo e in Europa. Proprio quest’anno abbiamo annunciato in Italia i primi 2 parchi agro-fotovoltai­ci in collaboraz­ione con Engie, che saranno costruiti in Sicilia per alimentare le nostre sedi nel Paese. Stiamo investendo anche in mobilità sostenibil­e: abbiamo ordinato oltre 100.000 veicoli elettrici dalla startup americana Rivian, e acquistato circa 1.800 van elettrici Mercedes-benz. Stiamo lavorando anche per ridurre al minimo i rifiuti da imballaggi­o: dal 2015 a oggi abbiamo eliminato l’equivalent­e di 2 miliardi di scatole per le spedizioni. Il pianeta è uno solo, dobbiamo prendercen­e cura subito.

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MILA I nuovi posti di lavoro a tempo indetermin­ato, in Italia, che Amazon assicura entro la fine del 2021, arrivando a un totale di oltre 12.500 dipendenti in più di 50 sedi

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Mariangela Marseglia, Vp country manager Amazon.it e Amazon.es
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Il presidio dei lavoratori di Amazon all’hub di via Toffetti, Milano, a marzo 2021

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