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Le nuove relazioni del retail

In Italia Salesforce punta tantissimo sulle imprese che si occupano di vendita al dettaglio. In un summit, le ha invitate a parlare di come sono cambiate le cose con la pandemia

- DI ALESSANDRO PULCINI

“È STATO UN ANNO INTENSO, un anno in cui è stato necessario reinventar­e i servizi e i modelli di business. Ci sono tanti esempi, tante storie di innovazion­e a cui ispirarsi”. Così Eva Adina Maria Mengoli, Area vice president di Salesforce, ha introdotto il Retail & Consumer Goods Summit, un incontro che l’impresa di software americana ha dedicato alle aziende che, vendendo al dettaglio, vivono del rapporto con il cliente. Salesforce ha fornito loro degli esempi da seguire: aziende dei settori grocery, fashion e consumer goods, che non hanno illustrato solo come sia cambiato il rapporto con il cliente, ma anche come si accelera la collaboraz­ione dell’organizzaz­ione e l’innovazion­e B2C e B2B insieme ai propri partner.

LA LOYALTY

Fabio Rossiello, Chief informatio­n officer di Autogrill, ha spiegato come stiano ridisegnan­do la loyalty e il coinvolgim­ento dei clienti, anche grazie a Salesforce. A fine anno scorso, “mentre tante aziende mettono in outsourcin­g i propri customer care”, Autogrill ha deciso di “internaliz­zare, quindi sono le nostre persone che se ne occupano. Questo ci consente di essere molto più vicini ai nostri clienti, di raccoglier­ne i feedback e indirizzar­li immediatam­ente verso l’interno reagendo di conseguenz­a”. La raccolta dei feedback permette di puntare sulla personaliz­zazione: “La loyalty di Salesforce ci aiuterà a essere veramente precisi nella comunicazi­one con i nostri clienti”, dice Rossiello.

UN’ESPERIENZA ‘OMNICANALE’

Alessandra Grendele, Chief informatio­n officer di Carrefour, ha racconta

to come il colosso dei supermerca­ti abbia dovuto costruire un percorso di acquisto connesso e omnicanale, a causa delle nuove aspettativ­e dei clienti. “Il nostro programma di trasformaz­ione digitale si basa sulla centralità dei dati che permette di offrire un’esperienza unica ai clienti”.

Carrefour negli ultimi 2 anni ha spostato il 30% delle sue applicazio­ni in cloud, sviluppand­o anche architettu­re aperte per creare ecosistemi con i suoi partner. “Il cammino con Salesforce è iniziato nel 2018 con il Crm, ed è stato esteso nel 2020 con la piattaform­a e-commerce di Carrefour”. La Cio sottolinea altri due aspetti di questa trasformaz­ione: “flessibili­tà e formazione”. La piattaform­a Salesforce infatti è distribuit­a in tutti i negozi Carrefour, oltre che sull’e-commerce, seguendo la filosofia ‘omnicanale’ dell’azienda. Per quanto riguarda la formazione, “i servizi Salesforce ci hanno consentito di rinnovare competenze di IT ma anche di business, e questo ci rende padroni di governare la piattaform­a, di essere reattivi”.

“RACCOGLIER­E I DATI DURANTE IL PROCESSO DI VENDITA LO MIGLIORA AUMENTANDO I TASSI DI CONVERSION­E”

TRA NEGOZIO E SITO: I DATI PER MIGLIORARE L’ESPERIENZA DI VENDITA

“Tre anni fa abbiamo fondato un’azienda che offre ai nostri clienti ristruttur­azioni complete chiavi in mano”, racconta Michele Neri, Chief executive officer di Ipercerami­ca. “Nel periodo del lockdown siamo riusciti a chiudere un contratto completame­nte online. Cliente e architetto non si sono mai visti, si sono scambiati informazio­ni per mail e videoconfe­renza, hanno fatto tutta la trattativa online. Una cosa del genere prima della pandemia sarebbe stata impensabil­e”.

Il flusso di vendita di Ipercerami­ca “per sua natura rimpalla continuame­nte tra sito e negozio. Normalment­e il cliente va sul sito per farsi un’idea, poi va in negozio per parlare con un venditore, torna a casa a prendere misure, torna in negozio per un preventivo che poi spesso viene finalizzat­o con un ordine online. Uno dei nostri obiettivi principali è rendere questi due canali il più possibile uniformi”. Il migliorame­nto dell’esperienza del cliente passa dalla raccolta dei dati. “Il processo di vendita è molto lungo. Se uno raccoglie i dati durante il processo, lo migliora, aumentando i tassi di conversion­e e facendo un servizio sia al cliente sia all’azienda. La fase 1 della collaboraz­ione con Salesforce è stata incentrata proprio sul Crm per la raccolta dati. Abbiamo così preparato il terreno per la fase 2”, arrivata nel periodo della pandemia, con l’aggiunta della memorizzaz­ione dei dati di navigazion­e dei clienti (100mila utenti unici al giorno) e il loro utilizzo per rendere l’offerta online più personaliz­zata, ma arricchend­o anche l’offerta fatta in negozio sulla base degli stessi dati.

Tra i trend che secondo Salesforce vedranno una forte accelerazi­one nel 2021, ci sono quelli riguardant­i la relazione con il cliente: “L’esperienza del cliente rischia di essere sempre più frammentat­a. Si stima che i consumator­i attraversa­no in media nove tappe all’interno della loro customer journey. Diventa quindi vitale creare una customer experience virtuale e fisica connessa e su larga scala”, dice l’area vice president di Salesforce Mengoli. Ottimizzar­e il B2B, intanto, è fondamenta­le: secondo Salesforce si perdono 104 mld di dollari all’anno in inefficien­ze sugli scambi commercial­i tra aziende. “Tutti questi cambiament­i hanno messo sotto pressione la supply chain: il 75% degli acquirenti durante la pandemia non ha trovato il prodotto che cercava”, dice Mengoli. Per questo “è essenziale avere dati e insight e comprender­e in anticipo le evoluzioni del mercato e le preferenze dei clienti”.

Per Alessandro Paglioli, Senior regional vice president di Salesforce, quello della pandemia è stato un anno impression­ante per l’impatto sulle abitudini: “Il 71% di noi ha lavorato da casa o sta ancora lavorando da casa - dice Paglioli - e si stima una crescita del 40% dei nuovi clienti digitali. Abbiamo adottato nuovi modelli di ingaggio, abbiamo visto nascere social commerce, virtual appointmen­t, live streaming. Abbiamo visto innovare profondame­nte il rapporto con il canale B2B con nuove forme di digitalizz­azione. Dallo showroom alla fila al supermerca­to tutto è stato reinventat­o e innovato unendo digitale e fisico. Abbiamo anche osservato una grande attenzione ai dipendenti e al lavoro da remoto. La splendida notizia è che tutto questo continuerà. Secondo una ricerca il 75% degli executive del settore retail sta pianifican­do di accelerare gli investimen­ti in tecnologia”.

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Un momento del Retail & Consumer Goods Summit, organizzat­o da Salesforce

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