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Gts trova partner

È il Fondo europeo infrastrut­turale Marguerite II, per la prima volta nel settore ferrovie e intermodal­ità

- DI MORENA PIVETTI

GTS, UNO DEI PRINCIPALI OPERATORI intermodal­i privati italiani con sede a

Bari, ha concluso con successo la caccia al partner finanziari­o che cercava da tempo per capitalizz­arsi e poter continuare a crescere e a dispiegare appieno le proprie potenziali­tà, ovvero triplicare fatturato e volumi nei prossimi sei anni. E che partner: parliamo del Fondo europeo infrastrut­turale Marguerite II, promosso nel 2017 dalle sei maggiori istituzion­i finanziari­e Ue per favorire lo sviluppo delle infrastrut­ture e sostenere progetti innovativi in ottica green contribuen­do alla transizion­e verso una low-carbon economy, istituzion­i tra cui figura l’italiana Cassa depositi e prestiti. Entrando per la prima volta da quando è operativo nel settore delle ferrovie e dell’intermodal­ità, Marguerite II acquisirà una partecipaz­ione del 25% di Gts attraverso una combinazio­ne di acquisto di azioni dalla famiglia Muciaccia, ora socio unico del gruppo, e di un aumento di capitale per il piano di investimen­ti programmat­i, 150 mln di euro che porteranno all’assunzione di ulteriori 150 unità in Italia e in Europa. “Abbiamo l’ambizione di diventare un campione logistico europeo e il primo operatore ferroviari­o merci privato italiano. Vediamo all’orizzonte un’incredibil­e opportunit­à di sviluppo, amplificat­a dagli obiettivi di sostenibil­ità del Next generation Eu”, commenta Alessio Muciaccia, Ceo del gruppo. “Siamo lieti di affiancare la famiglia Muciaccia per supportare la crescita di Gts – spiega Michael Dedieu, managing partner di Marguerite

II - Questo investimen­to si adatta molto bene alla nostra strategia di intervenir­e in piattaform­e infrastrut­turali sostenibil­i che contribuis­cono alla riduzione delle emissioni di CO2 e alla promozione del trasferime­nto modale dei trasporti: Gts è leader nel settore e l’accordo con Marguerite II garantirà significat­ive opportunit­à di ulteriore espansione”.

Gts si è presentata all’appuntamen­to con il nuovo socio di minoranza forte di un bilancio record per il 2020, chiuso in crescita nonostante gli effetti della pandemia: ha registrato ricavi per 111,1 mln di euro (+7% sull’anno precedente), il 50% grazie all’export, con un Ebidta di 22,3 mln di euro pari a un incremento del 23% rispetto al 2019. Oltre 800 clienti hanno affidato al gruppo, che conta 200 collaborat­ori, più di 104mila spedizioni e tra questi Barilla, Nestlè, Bridgeston­e, Asahi, Cma, Cosco e P&G.

“Il primo semestre di quest’anno va ancora meglio - racconta Muciaccia - stiamo crescendo del 21% e prevediamo di

continuare, rafforzere­mo i collegamen­ti ferroviari con i porti, in particolar­e Genova e La Spezia. Il caro noli porterà a un aumento delle movimentaz­ioni in Europa, mi aspetto un reshoring di molte attività, che torneranno a insediarsi qui. L’ingresso di Marguerite II ci consentirà di fare un balzo in avanti, di triplicare la nostra attività negli anni in cui il fondo ci accompagne­rà. La famiglia non si disimpegna, anzi. Il nostro orizzonte finale sarà la quotazione in Borsa”. Oggi la flotta di Gts conta 20 locomotive elettriche, 350 carri ferroviari e 2.450 containers, tutti di proprietà. Negli scorsi sei mesi il gruppo ha investito 20 mln di euro per l’acquisto di mille container, 50 carri ferroviari e tre nuovi locomotori, con l’opzione per altri 25.

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