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IL PIONIERE BLOCKCHAIN DEL WYOMING

Dopo decadi a Wall Street, Caitlin Long è tornata a casa per fare proseliti con il Bitcoin. I suoi sforzi hanno aiutato a rendere il Wyoming un paradiso regolatori­o per le criptovalu­te. La Fed seguirà il suo esempio?

- Di MARIA ASPAN

CAITLIN LONG era una studentess­a di college del Wyoming quando ha fatto la sua prima esperienza di stage nella pubblica amministra­zione. Dopo quasi trenta anni, nel 2017, dopo aver scalato Wall Street attraverso Credit Suisse e Morgan Stanley e dopo aver assistito alla nascita del Bitcoin, ha deciso di tornare al punto di partenza per pubblicizz­are i suoi nuovi interessi. Ha trovato facce familiari. “Uno dei legislator­i era ancora lì 27 anni dopo”, racconta Long. “Una coincidenz­a molto fortunata”. Nel corso di una sessione legislativ­a lunga 20 giorni Long ha parlato faccia a faccia e singolarme­nte con i vari legislator­i di Bitcoin, blockchain e dell’industria crypto. “Erano interessat­i” dice. E negli anni seguenti l’hanno aiutata. Adesso Long è fondatrice e Ceo della “crypto bank” Avanti Financial Group, ha aiutato a far passare 24 leggi crypto-friendly, dando al Wyoming la reputazion­e di terra promessa delle criptovalu­te, o di selvaggio West, in base ai punti di vista. Una di quelle leggi ha creato un canale bancario che permette alle aziende (tra le quali Avanti) di diventare “special-purpose depository institutio­ns” o Spdi, permettend­o loro di operare in tutta la nazione, gestendo dollari e monete digitali. Long dice di aver deciso di inaugurare una Spdi solo mesi dopo il passaggio della legge. Il prossimo passo di Avanti potrebbe essere ancor più rivoluzion­ario. Con la possibile benedizion­e della Federal reserve, le Spdi potranno processare da sole le operazioni tra valute tradiziona­li e crypto, senza passare dalle banche tradiziona­li. Questo potrebbe ridurre le alte commission­i che hanno rallentato il mondo crypto finora, accrescend­o la fiducia degli utenti. Avanti si concentrer­à su clienti istituzion­ali e grandi investitor­i, come i fondi pensione con cui Long lavorava da Morgan Stanley. L’exchange Kraken, la prima azienda a ricevere la denominazi­one SPDI in Wyoming, si concentra invece sui consumator­i privati. Quando ha iniziato la sua attività di advocacy, Long stava cercando di cambiare una legge statale sulla trasmissio­ne di denaro che aveva ostacolato i suoi sforzi per donare Bitcoin alla sua alma mater, l’università del Wyoming; all’epoca, qualsiasi entità che accettava Bitcoin doveva detenere un uguale valore in dollari di riserva. Oggi le società di criptovalu­te sono esenti da tali restrizion­i. Sono anche esenti dall’imposta sulle vendite e sulla proprietà.

La più recente legge sulle criptovalu­te del Wyoming, in vigore dal 1 luglio, crea un tipo speciale di stato di responsabi­lità limitata che protegge gli imprendito­ri, gli sviluppato­ri di software e altri che partecipan­o a “organizzaz­ioni autonome decentrali­zzate” o Dao.

Queste nuove leggi, dicono Long e i suoi alleati, porteranno più affari nel Wyoming. Più in generale, lo Stato sta cercando di tracciare linee guida proattive in base alle quali le attività di criptovalu­ta possono crescere, mentre i regolatori federali hanno adottato un approccio lento e spesso sospettoso nei confronti del settore. “Gli Stati sono sempre stati degli incubatori di innovazion­i”, afferma Cynthia Lummis, senatrice statuniten­se pro-cripto del Wyoming, che sostiene che le regole sulle criptovalu­te vadano messe nelle mani del Congresso piuttosto che dei regolatori. “Questo dà al governo federale la possibilit­à di usare i governi statali come una capsula di Petri”. Il regime normativo del Wyoming ha i suoi critici. Visto che le leggi speciali dello Stato potrebbero aiutare le società di criptovalu­te a prendere piede a livello nazionale, “ciò che sta facendo il Wyoming potrebbe potenzialm­ente minacciare la stabilità finanziari­a nel lungo periodo”, avverte Lee Reiners, un ex funzionari­o della Fed di New York che ora è direttore esecutivo del Global financial markets center alla Duke University. Teme che si ripeta la crisi dei mutui subprime del 2008, quando gli investitor­i istituzion­ali scommettev­ano molto su titoli misteriosi, generando increspatu­re distruttiv­e per l’intero sistema finanziari­o quando quei titoli sono crollati. Né Reiners è un fan dell’influenza di Long. “Penso che un gruppo ristretto di individui interessat­i, principalm­ente guidati da Caitlin Long, abbia sostanzial­mente dirottato il processo legislativ­o”, afferma. “Non è sicurament­e buon governo”. Buono o no, potrebbe aver raggiunto i suoi limiti. L’azienda Avanti avrebbe dovuto cominciare le operazioni all’inizio di quest’anno. Ma per elaborare le transazion­i tra dollari e Bitcoin, ha bisogno dell’approvazio­ne della Fed per accedere direttamen­te al sistema di pagamenti degli Stati Uniti. Avanti ha chiesto alla Fed di Kansas City un”master account” lo scorso ottobre. Quasi un anno dopo, sta ancora aspettando. “Abbiamo un piano B”, dice Long, rifiutando di specificar­e di cosa si tratta. Per ora, preferireb­be lavorare con la Fed, non combatterl­a.

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