Il futuro senza fumo passa da Bologna
Philip Morris accelera verso l’addio alle sigarette, nuovo centro di ricerca e sviluppo con 260 dipendenti
L’OBIETTIVO È AMBIZIOSO: eliminare la sigaretta classica “il prima possibile”, entro un futuro prossimo che potrebbe avere come orizzonte già il 2030. Questo anche guardando a un dato concreto e cioè che “entro il 2025 oltre il 50% dei ricavi netti totali arriverà da prodotti ‘smoke-free’, cioè senza combustione, consentendo quindi a 40 milioni di nostri clienti fumatori il passaggio a prodotti tecnologicamente più avanzati, quindi senza combustione”. A spiegare gli obiettivi di Philip Morris, multinazionale del settore del tabacco, è Stefano Volpetti, chief consumer officer della società. Proprio in questa ottica, è stata presentata ‘Veev’, l’e-cig di ultima generazione tra i prodotti senza combustione. “Il nostro obiettivo - ha spiegato Marco Hannappel, presidente e amministratore delegato di Philip Morris Italia - è rendere il fumo di sigaretta un ricordo del passato nel più breve tempo possibile. Una sfida senza precedenti che ha il suo centro propulsivo in Italia, dove la trasformazione aziendale di Pmi ha generato e continuerà a generare importanti investimenti in ogni ambito della nostra filiera integrata”. Rispetto alle altre sigarette elettroniche, ‘Veev’ ha un riscaldatore – ‘Mesh’ – che è progettato per rimanere in costante contatto con il liquido così da garantire “dall’inizio alla fine un’esperienza uniforme”. ‘Veev’ è il secondo prodotto senza combustione di Philip Morris dopo Iqos, che scalda il tabacco senza bruciarlo. Due prodotti che la multinazionale ha realizzato grazie a oltre 400 scienzati di 40 nazionalità e esperti di 30 discipline scientifiche e ingegneristiche. E con un investimento economico che nel 2020 è stato di oltre il 99% dei propri investimenti in ricerca e sviluppo: in particolare, negli ultimi 15 anni, Philip Morris ha investito oltre 8 miliardi di dollari nei prodotti senza combustione. Il 26 ottobre Philip Morris inaugurerà a Bologna un nuovo centro di Ricerca e Sviluppo in cui lavoreranno 260 dipendenti.