Fortune Italia

UN NUOVO PARADIGMA

L’ecosistema della salute va rifondato. Quella sanitaria non deve essere una spesa ma un investimen­to

- Di MARGHERITA LOPES

“Dopo tutto quello che è successo in questo anno e mezzo, l’errore più grande che potremmo commettere è pensare di tornare al business as usual del 2019. Non è così, l’ecosistema della salute va rifondato tornando alle stesse ambizioni che nel 1978 portarono all’istituzion­e del Servizio sanitario nazionale”. Lo ha sottolinea­to il senatore Antonio Misiani (Pd), intervenen­do al Forum Health.

“Io credo che una rifondazio­ne del Ssn debba affrontare alcune criticità che si sono ulteriorme­nte aggravate con la pandemia. Nei prossimi anni avremo una forte pressione sulla spesa sanitaria. È già in atto un’ondata di farmaci innovativi, abbiamo i due fondi che abbiamo recentemen­te unificato, ma il miliardo di euro del fondo unico non basterà, in prospettiv­a. Le terapie avanzate rendono necessaria una rivoluzion­e copernican­a, anche nella contabiliz­zazione della spesa sanitaria, con il passaggio a un concetto diverso: una spesa sanitaria qualificat­a come investimen­to e non come spesa corrente. Dobbiamo lavorare insieme in un’ottica di collaboraz­ione anche sulla governance della spesa sanitaria pubblica. Abbiamo bisogno di un meccanismo alternativ­o, più coerente con gli obiettivi anche industrial­i oltre che di tutela della salute ma che garantisca una tenuta complessiv­a della spesa pubblica. E questo sforzo di innovazion­e dobbiamo farlo innanzitut­to sui farmaci innovativi e le terapie avanzate”. Sulla stessa linea di pensiero Americo Cicchetti, direttore Altems (Alta scuola di economia e management dei sistemi sanitari): “Sono convinto che quella sanitaria non sia una spesa, ma possa essere effettivam­ente un investimen­to. Diventa investimen­to nel momento in cui le risorse sono indirizzat­e laddove i bisogni esistono (e non sono ancora soddisfatt­i), e gli effetti che vengono generati riguardano non solo la salute individual­e ma anche il benessere sociale, cosa che si traduce in una maggiore capacità di vita e di lavoro. Per far questo abbiamo bisogno di mettere a sistema delle riforme fondamenta­li, dobbiamo rivedere dei convincime­nti profondi del nostro modo di fare sanità”. Per Cicchetti “occorre ragionare in

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