UN NUOVO PARADIGMA
L’ecosistema della salute va rifondato. Quella sanitaria non deve essere una spesa ma un investimento
“Dopo tutto quello che è successo in questo anno e mezzo, l’errore più grande che potremmo commettere è pensare di tornare al business as usual del 2019. Non è così, l’ecosistema della salute va rifondato tornando alle stesse ambizioni che nel 1978 portarono all’istituzione del Servizio sanitario nazionale”. Lo ha sottolineato il senatore Antonio Misiani (Pd), intervenendo al Forum Health.
“Io credo che una rifondazione del Ssn debba affrontare alcune criticità che si sono ulteriormente aggravate con la pandemia. Nei prossimi anni avremo una forte pressione sulla spesa sanitaria. È già in atto un’ondata di farmaci innovativi, abbiamo i due fondi che abbiamo recentemente unificato, ma il miliardo di euro del fondo unico non basterà, in prospettiva. Le terapie avanzate rendono necessaria una rivoluzione copernicana, anche nella contabilizzazione della spesa sanitaria, con il passaggio a un concetto diverso: una spesa sanitaria qualificata come investimento e non come spesa corrente. Dobbiamo lavorare insieme in un’ottica di collaborazione anche sulla governance della spesa sanitaria pubblica. Abbiamo bisogno di un meccanismo alternativo, più coerente con gli obiettivi anche industriali oltre che di tutela della salute ma che garantisca una tenuta complessiva della spesa pubblica. E questo sforzo di innovazione dobbiamo farlo innanzitutto sui farmaci innovativi e le terapie avanzate”. Sulla stessa linea di pensiero Americo Cicchetti, direttore Altems (Alta scuola di economia e management dei sistemi sanitari): “Sono convinto che quella sanitaria non sia una spesa, ma possa essere effettivamente un investimento. Diventa investimento nel momento in cui le risorse sono indirizzate laddove i bisogni esistono (e non sono ancora soddisfatti), e gli effetti che vengono generati riguardano non solo la salute individuale ma anche il benessere sociale, cosa che si traduce in una maggiore capacità di vita e di lavoro. Per far questo abbiamo bisogno di mettere a sistema delle riforme fondamentali, dobbiamo rivedere dei convincimenti profondi del nostro modo di fare sanità”. Per Cicchetti “occorre ragionare in