Fuoristrada e motocross d'epoca
I TRIALISTI DELLA GARELLI
Le Garelli 320 e 323 sono nate nella Brianza lecchese, a Monticello, e sono state un’autentica meteora nel mondo del Trial; ciononostante queste due moto della famiglia Agrati hanno conquistato diversi punti nella storia del Campionato del Mondo dello sport dei perfezionisti. In tal senso il merito va attribuito soprattutto a due piloti: l’aronese Donato Miglio e il finlandese Jahn Peter. Miglio fu la prima guida della Garelli e grazie ai due podi che conquistò in Finlandia e in Svizzera nel Mondiale 1986, diede lustro internazionale al Marchio italiano; Peter concluse quella stagione agonistica iridata con un onorevole 16esimo posto e vinse il Titolo di Campione di Finlandia. Proprio in Finlandia, nella gara inaugurale del Campionato del mondo, Peter conquistò il suo miglior risultato, nono assoluto e fu primo dei finnici; classe 1964, si dimostrò un discreto pilota e in quel Mondiale riuscì, per ben cinque volte in nove gare, a chiudere in zona punti. Oltre a Miglio e Peter, un terzo pilota indossò i colori della Garelli della famiglia Agrati, l’ossolano Danilo Galeazzi, che dopo il periodo vissuto in SWM, fu chiamato nella Brianza lecchese per occuparsi dello sviluppo di questa nuova moto. Non vanno poi dimenticati l’ex iridato Bernie Schreiber, che la fece conoscere ai trialisti piemontesi in un appuntamento indoor (dove, però, non riuscì a stare, come da sua abitudine, tra i primi della classe) e il poliziotto Carlo Franco, che testò la 323 senza rimanerne molto entusiasta. A conti fatti, la Garelli conquistò 179 punti iridati e per ben 23 volte nel Campionato del mondo 1986, una sua moto andò a punti, ovvero tra i primi quindici classificati in 39 gare.