Il libro dei record: ogni pagina vale 17 mila euro
“THE BIRDS OF AMERICA” È UN GIOIELLO RARO DELL’EDITORIA, MA ANCHE PARTE DELLA STORIA NATURALISTICA DEGLI STATI UNITI. LE COPIE ANCORA IN CIRCOLAZIONE SI CONTANO SULLE DITA DI UNA MANO. PER QUESTO È STATO PAGATO 6,6 MILIONI
Ci sono i flamingo rosa, gli uccelli del paradiso, il pellicano dal becco giallo, le civette bianche, la spatola rosata, il falco islandese e molte altre varietà: in tutto 1.065 uccelli raffigurati a grandezza naturale in 400 tavole rilegate con una copertina in vitello con incisioni dorate. Ecco il preziosissimo contenuto di The Birds of America (Gli uccelli d’America), uno tra i libri più costosi al mondo, appena battuto all’asta a New York da Sotheby’s per un valore di 6 milioni e 642 mila dollari. Nel dicembre 2010 un’altra copia era stata battuta sempre da Sotheby’s sempre per una cifra milionaria. A effettuare l’acquisto, allora, era stato un antiquario londinese che aveva lanciato la sua offerta al telefono. Quella stessa copia, proveniente dalla biblioteca di Lord Hesketh - un aristocratico collezionista bibliofilo inglese morto nel 1955 - era stata già venduta nel 2000 da Christie’s a New York per un costo ancor più stellare: 8,8 milioni di dollari.
Ma perché questo libro in quattro volumi è così pregiato? Pubblicato tra il 1827 e il 1838, The Birds of America oltre che un capolavoro dell’editoria rappresenta un tassello fondamentale della storia naturalistica negli Stati Uniti. Il suo autore, John James Audubon, ornitologo e pittore franco-americano vissuto tra il 1785 e il 1851, era uno studioso della natura, ma anche un artista che per tutta la vita aveva cercato di coniugare scienza e arte con le sue illustrazioni ornitologiche. Cacciatore incallito, aveva ucciso personalmente tutti gli uccelli che man mano disegnava per il suo libro. Un lavoro durato circa 12 anni al termine dei quali l’ornitologo era partito per Londra, dove aveva conosciuto l’incisore Robert Havell, subito coinvolto nel progetto. Le sue incisioni all’acquatinta, una tecnica di stampa con una resa quasi pit
MA IL PIÙ COSTOSO RESTA IL CODICE LEICESTER DI LEONARDO: ALL’ASTA PER 30 MILIONI DI EURO NEL 1994, OGGI APPARTIENE A BILL GATES
torica, oggi sono riconosciute come uno tra i principali ingredienti del successo planetario dell’opera. Da quella collaborazione venne fuori un libro unico e già molto costoso all’epoca, che Audubon piazzò personalmente, cercando i compratori uno ad uno. Se ai tempi ne furono stampate solamente 120 copie, quelle in circolazione oggi si contano forse sulle dita di una mano. Le altre, custodite per la maggior parte in biblioteche, università e musei, sono visibili agli amatori, ma solo dietro spesse teche di vetro. «È sicuramente uno dei libri illustrati di maggior valore che siano mai stati realizzati, sia per le dimensioni insolitamente grandi delle tavole, che per la loro estrema precisione e qualità pittorica», conferma l’esperta d’arte Vera Canevazzi, autrice del manuale Professione Art Consultant (in uscita a gennaio per Franco Angeli).
«Anche la valenza scientifica della pubblicazione è notevole. Si può quasi definire un catalogo ragionato dell’ornitologia americana, in cui sono presenti anche diversi volatili ora estinti. L’opera, che aveva raggiunto l’ultimo record d’asta da Christie’s a New York nel 2018 - era stata acquistata per 9 milioni e 650 mila dollari - è da anni al centro dell’interesse collezionistico, ed è oggetto di continue compravendite milionarie». Un fenomeno, quello delle basi d’asta con cifre già in partenza da record, che interessa anche le opere d’arte contemporanea. Ne abbiamo appena avuto un esempio con Comedian, l’ormai famosa banana di Maurizio Cattelan appesa al muro con lo scotch all’Art Basel di Miami Beach, una delle fiere d’arte contemporanea più importanti al mondo, e valutata 120 mila dollari. Cifra in crescita, anche se la sua corsa è stata bruscamente interrotta dall’“artista affamato”
David Datuna che l’ha fatta fuori in un paio bocconi - ma questa è tutt’altra storia.
«Un ulteriore esempio del fenomeno riguarda il britannico Peter Doig, uno degli artisti oggi più quotati», spiega ancora l’esperta: «Il suo quadro The Architect’s Home in the Ravine, del 1990, è stato venduto in cinque diverse aste partendo dai 431.480 euro del 2002, cresciuti a 2 milioni e 363.200 euro nel 2007, e lievitati poi di passaggio in passaggio fino agli oltre 16 milioni di euro del 2018». Ma per tornare al libro di Audubon, in realtà non è questo il volume più costoso del mondo. Il record assoluto l’ha stabilito il Codice Leicester di Leonardo da Vinci che nel 1994 fu venduto all’asta per 30,8 milioni di dollari. Oggi il pregiatissimo codice è di proprietà di Bill Gates. Cifre da capogiro, ben lontane da quelle che gli amanti dei libri antichi si contendono nei mercatini, dove circolano ancora copie del libro dell’ornitologo ristampate con tecniche molto meno costose. Anche se è altamente improbabile riuscire a imbattersi in uno di questi cimeli sulla bancarella di un rigattiere, per goderne non resta che scaricare sullo smartphone le tavole attraverso un’app che in questi giorni ha registrato un picco di richieste: The Audubon Bird Guide App. Le piume e i colori di quei volatili vi conquisteranno anche in formato digitale.
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