I BULLI A SCUOLA VANNO “CONDANNATI” A DEI LAVORI SOCIALMENTE UTILI?
Contro la violenza in classe il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara propone “pene alternative” per chi non rispetta le regole. Cosa intende?
Per tradurre in pratica la proposta del ministro andrebbe modificato il regolamento di disciplina attualmente in vigore. Bisogna, però, dire che la possibilità di effettuare attività utili per la collettività scolastica in sostituzione dei provvedimenti di sospensione fino a 15 giorni è già prevista nella scuola: al posto di restare a casa, lo studente frequenta regolarmente le lezioni e al termine di queste si trattiene a scuola per altre attività come il supporto alla segreteria o alla biblioteca. Laddove la colpa dello studente sia più grave, con la possibilità che si sia espulsi da tutte le scuole, al momento non ci sono misure alternative. Se è a questi casi che il ministro fa riferimento, casi per i quali si può arrivare anche a condanne penali, è necessario avviare un dibattito, perché questi episodi vanno fronteggiati e debellati in ogni modo.