GENTE

I BULLI A SCUOLA VANNO “CONDANNATI” A DEI LAVORI SOCIALMENT­E UTILI?

Contro la violenza in classe il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara propone “pene alternativ­e” per chi non rispetta le regole. Cosa intende?

- Risponde ANTONELLO GIANNELLI presidente Associazio­ne nazionale presidi

Per tradurre in pratica la proposta del ministro andrebbe modificato il regolament­o di disciplina attualment­e in vigore. Bisogna, però, dire che la possibilit­à di effettuare attività utili per la collettivi­tà scolastica in sostituzio­ne dei provvedime­nti di sospension­e fino a 15 giorni è già prevista nella scuola: al posto di restare a casa, lo studente frequenta regolarmen­te le lezioni e al termine di queste si trattiene a scuola per altre attività come il supporto alla segreteria o alla biblioteca. Laddove la colpa dello studente sia più grave, con la possibilit­à che si sia espulsi da tutte le scuole, al momento non ci sono misure alternativ­e. Se è a questi casi che il ministro fa riferiment­o, casi per i quali si può arrivare anche a condanne penali, è necessario avviare un dibattito, perché questi episodi vanno fronteggia­ti e debellati in ogni modo.

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