GENTE

È STATA TROVATA UNA CURA PIÙ SEMPLICE CONTRO L’HIV?

Anche in Italia è disponibil­e una nuova terapia che rappresent­a un grande migliorame­nto per chi ha contratto il virus. Come funziona?

- Risponde GIUSI GIUPPONI presidente Lila, Lega italiana lotta contro l’Aids

Fino allo scorso luglio chi si fosse infettato con il virus Hiv era costretto ad assumere una o due pastiglie al giorno. La nuova terapia a cessione protratta garantisce gli stessi risultati con due iniezioni da effettuars­i contempora­neamente ogni due mesi. Il primo farmaco è il cabotegrav­ir (un inibitore dell’integrasi), l’altro la rilpivirin­a (inibitore della trascritta­si inversa); dopo l’iniezione si resta in day-hospital per qualche ora prima di tornare alla vita di tutti i giorni fino al nuovo appuntamen­to. La terapia viene proposta a pazienti con l’infezione sotto controllo che assumono una regolare terapia da almeno sei mesi. Di questi farmaci si è iniziato a parlare nel 2018, poi il Covid ha rallentato le autorizzaz­ioni; da luglio di quest’anno la terapia è disponibil­e anche in Italia, seppur non ancora in tutte le regioni. Sono circa 130 mila gli italiani colpiti da Hiv. La diagnosi purtroppo spesso arriva quando la persona ha già contratto l’Aids. Per questo sono importanti gli esami: la Lila dal 28 dicembre offrirà autotest.

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