ALL’OASI LA NATURA DÀ SPETTACOLO SONO ARRIVATI I FENICOTTERI ROSA
SONO GIÀ QUATTORDICI GLI ESEMPLARI GIUNTI NEI PRESSI DI OSTIA. FAMIGLIE E APPASSIONATI PARTONO DA TUTTA ITALIA PER AMMIRARLI
Là dove c’era una discarica a cielo aperto ora è tornata la vita. Nel degrado, reso tristemente noto per essere stato teatro, nel 1975, della morte di Pier Paolo Pasolini, ora brillano i colori della natura. Soprattutto grazie all’arrivo di una nutrita pattuglia di fenicotteri rosa capaci di richiamare migliaia di persone tra appassionati, curiosi e famiglie con bambini alla ricerca di un po’ di natura. C’è fermento, infatti, al Centro Habitat Mediterraneo - Oasi Lipu (Lega italiana protezione uccelli) di Ostia, spazio di circa venti ettari posizionato alla foce del Tevere, nei pressi dell’Idroscalo. Nata come proposta alternativa al progetto di un mega acquario, dopo una difficile battaglia portata avanti dalla Lipu Ostia a metà degli anni Novanta, l’Oasi è più in forma che mai: merito di un’oculata ricostruzione ambientale di un lago costiero, la cui vegetazione acquatica è diventata la casa per oltre duecento specie di uccelli. Tra queste ce ne sono alcune nidificanti rare come l’airone rosso (presente con la più importante colonia del Lazio), il fistione turco e il cavaliere d’Italia.
«Con la fine dell’estate», spiega il responsabile dell’area protetta e vicepresidente Lipu-BirdLife Italia, Alessandro Polinori, «l’incredibile biodiversità della nostra oasi si è arricchita, negli ultimi giorni, con l’arrivo, in numero crescente, di alcuni splendidi esemplari di fenicottero rosa». Prima ne sono arrivati dieci, poi il numero è aumentato, fino ad arrivare, al momento, a quattordici esemplari, che stanno attirando fotografi e appassionati anche da molto lontano. Non è
la prima volta che questo tipo di volatili staziona dalle parti dell’Oasi. Negli anni alcuni fenicotteri rosa avevano sostato, anche per diversi giorni, nell’area protetta. In questo 2022 il fenomeno si è ripetuto in grande stile, anche se non è possibile sapere se si tratti di animali in migrazione, che ripartiranno entro breve, o già in svernamento. Potrebbero provenire dalla Maremma toscana, dal Parco del Circeo o dal Sud Italia. «Nessuno di loro è censito, quindi è impossibile sapere dove abbiano iniziato il viaggio», sottolinea Polinori. «Quello che è certo è che hanno trovato qui le condizioni ideali per fermarsi ma, essendo abituati a girovagare per il bacino del Mediterraneo, è difficile ipotizzare quanto potranno fermarsi. Sono animali molto sensibili e potrebbero decidere da un giorno all’altro, e senza preavviso, di ricominciare il viaggio».
La siccità degli ultimi mesi ha contribuito a rendere particolarmente adatta la zona del lago dell’Oasi di Ostia, caratterizzata da acque basse, piuttosto salmastre, e isole di sabbia affioranti. «Determinante è l’attuale livello piuttosto basso dell’acqua, condizione che rende più facile anche la ricerca del cibo per questa specie, che con il suo singolare becco setaccia il fondale», aggiunge Polinori. «Ma se da un lato questo è positivo per i fenicotteri, rimane però un dato che ci spinge a riflettere sulla siccità e il cambiamento climatico. Il nostro lago ha la fortuna di essere alimentato da una falda, per questo non rischia di sparire, ma altre zone umide in Italia sono già state irrimediabilmente compromesse». Intanto, grandi e piccini si godono la meravigliosa presenza dei fenicotteri rosa, che aggiungono ulteriore fascino a un luogo sempre più apprezzato dalle famiglie. E ci fanno riflettere sulla necessità di preservare l’ambiente e la biodiversità. ●
Cara dottoressa, il mio gatto di sette anni ha iniziato a manifestare problemi agli occhi. Capita sempre più di frequente che siano piuttosto sporchi e gli diano fastidio. Quali rimedi posso utilizzare?