IL CULTO DI SAN GENNARO A NAPOLI È PATRIMONIO DELL’UMANITÀ?
La città ha candidato all’Unesco la sua devozione al santo patrono come patrimonio immateriale. È così importante?
Da un punto di vista storico il culto che Napoli ha verso San Gennaro può certamente essere considerato un patrimonio dell’umanità. È una tradizione di fede, o una leggenda, se vogliamo considerarla in termini laici, che è stata nutrita per molti secoli. Da un punto di vista “tecnico” quindi mi sembra assolutamente legittimo, anche se probabilmente in Italia e nel mondo ci sono culti altrettanto sentiti. La tradizione di San Gennaro nasce da questa figura di cui sappiamo pochissimo, salvo il fatto che sia stato un vescovo vissuto tra il terzo e quarto secolo dopo Cristo. La scarsa documentazione è stata in qualche modo compensata da una devozione molto antica che nel suo caso si unisce alla peculiarità dello scioglimento del suo sangue. È diventato il simbolo della città e gli eventi più importanti, quelli tristi come quelli più felici, sono stati in qualche maniera legati alla liquefazione o meno del suo sangue (sopra, la processione di San Gennaro tra i vicoli di Napoli il 30 aprile scorso).