DEDICARSI AL PARTNER SIGNIFICA RISPETTARNE I TEMPI E GLI SPAZI
Mia moglie si lamenta, ammetto con qualche ragione, del fatto che penso soltanto al lavoro e non le dedico
tempo e attenzioni. Così, per una volta, ho pensato di farle una sorpresa. Dopo aver concluso brillantemente un impegno che mi assillava da sei mesi, ho piantato baracca e burattini e sono andato a prenderla nel negozio dove lavora. Le ho detto che avevo voglia di stare con lei dedicandole l’intero pomeriggio. Risultato? Non solo è stata gelida e scostante, ma si è rifiutata di chiedere un permesso e di venir via. Mi può dare una spiegazione?
«Tutto si può dire delle donne meno che siano semplici. Comprendo che, a prima vista, il comportamento di sua moglie le sia apparso di ingratitudine e di insensibilità. Ma provi a immaginare il caso contrario: che cosa sarebbe accaduto se a venire in ufficio da lei con le stesse intenzioni fosse stata la sua compagna? Probabilmente lei le avrebbe detto che non era il caso o che stava svolgendo un’attività troppo importante per essere interrotta. Nemmeno per un attimo però lei si è posto il problema che il lavoro di sua moglie possa avere la stessa dignità, lo stesso valore del suo e che non sia tanto semplice per lei chiedere permessi o fare interruzioni. Forse è questo che ha reso sua moglie distaccata e gelida: l’idea che lei non tenga abbastanza conto delle sue esigenze, o se lo fa sceglie i momenti sbagliati».
Le sembrerà strano ma il mio, che è un matrimonio felice, è inquinato dal fatto che non riesco a indurre in mio marito l’abitudine dello scambio di regali. Fin da bambina amavo ricevere doni: quando si avvicinava il mio compleanno cercavo di essere buonissima, di aiutare la mamma, di prendere bei voti a scuola per essere sicura che il regalo che avrei ricevuto sarebbe stato all’altezza delle mie attese. Anche con mio marito ho messo in atto queste innocenti strategie, ma lui continua a dimenticare le date importanti e a non fare regali. Io, invece, continuo a farglieli senza riuscire a contagiarlo con il mio buon esempio e comincio a pensare che dietro a tutto questo ci sia qualche forma di disamore.
«Lo scambio di doni tra persone che si vogliono bene è come dirsi, in modo diverso dalle parole, quanto ci si ami e quanto sia forte il legame che le unisce. Ciò che la tormenta non è tanto la delusione per i mancati regali, ma il disagio che le deriva dal timore di non meritarli. A volte dai doni non ci si aspetta tanto la conferma dell’amore dell’altro, ma la prova di esistere per lui. Lei insiste nel “darsi” perché spera di avere in cambio conferme e rassicurazioni. Invece di continuare a dare dovrebbe cominciare a prendere, a regalarsi cioè una maggiore fiducia in se stessa».
«NON BASTA RITAGLIARSI TEMPO PER STARE CON UNA DONNA», DICE L’ESPERTA, «MA ANCHE FARE ATTENZIONE AI SUOI IMPEGNI»