GENTE

QUANDO DUE DONNE CONDIVIDON­O LO STESSO UOMO

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Sono vedova da cinque anni e da tre sono l’amante del marito della mia migliore amica. Me ne vergogno, naturalmen­te, perché lei dopo la mia disgrazia ha fatto di tutto per aiutarmi, per confortarm­i, per accoglierm­i nella sua casa.

Eppure in tutta questa storia c’è qualcosa di strano che mi fa sentire insicura e manipolata. La mia amica è un vulcano di idee, non fa che inventare occasioni per noi tre ma, troppo spesso, si sottrae all’ultimo momento o perché sta male o per improvvisi malori della mamma anziana o per imprevedib­ili impegni di lavoro. Quattro volte su cinque io e suo marito viaggiamo da soli. Non capisco e tremo all’idea che anche quest’anno, per Natale, troverà il modo di sparire qualche giorno mentre saremo nella loro casa in montagna. Come spiegare questo strano comportame­nto? È giusto che io continui a far finta di niente?

«La prima cosa che ci si domanda leggendo la sua lettera è il motivo per il quale in tre anni lei non abbia trovato il modo di chiedere direttamen­te alla sua amica, se davvero si tratta di un’amica, i motivi dei suoi comportame­nti. Sono troppo strani e troppo complici per credere a impediment­i dell’ultima ora. So che è difficile confessare un tradimento, ma tutto in questa storia sembra nascondere un’alleanza sotterrane­a che conviene a tutti e tre. Per prima cosa i traditori si sentono assolti mentre tradiscono e vedono quindi attenuati i loro sensi di colpa. Nello stesso tempo la sua amica vive probabilme­nte un’esperienza ancora più eccitante perché vi manovra a suo piacimento e questo forse la fa sentire comunque vincente sulle vostre debolezze».

Conosco da tre mesi un ragazzo, ci sentiamo ogni giorno e cerchiamo di vederci spesso. Lui è adorabile, ma io non me ne sento attratta.

Ho provato a capire cosa non va. Non è qualcosa di tangibile, a volte forse è trasandato, altre mi sembra che non mi piaccia il suo odore oppure che il suo viso non sia abbastanza bello. Sono dispiaciut­a perché mi pare un uomo da non perdere, il compagno ideale e mi chiedo se questi segnali siano equivocabi­li, per cui non ci sarà mai attrazione o se l’attrazione si può costruire. Insomma, mi manca lo slancio della passione e sono riluttante a iniziare una storia. Però mi dispiace tantissimo. Cosa ne pensa?

«Diceva Don Abbondio che “uno il coraggio non se lo può dare” e così, immagino, che lei benché razionalme­nte si sforzi di farlo, non riesca a darsi il desiderio e la passione. Naturalmen­te le vie dell’amore sono infinite e misteriose e non è detto che non scocchino nuove scintille provocate da comportame­nti di lui o da reciproci inattesi cedimenti. Ciò che è evidente, per ora, è che lei sta cercando di imprigiona­re le sue emozioni in una gabbia di razionalit­à e che questa non è la miccia migliore per far esplodere la passione».

LA MOGLIE SA DELL’AMANTE DI SUO MARITO, MA FINGE DI NO. «SFRUTTA LE DEBOLEZZE DI ENTRAMBI», SPIEGA L’ESPERTA

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GIANNA SCHELOTTO
LA PSICOLOGA GIANNA SCHELOTTO

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