Giallo Zafferano

bontà dal macellaio

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Costine di maiale

Sono la parte finale delle costole, ricavate dalla gabbia toracica del suino divisa in due parti lungo lo sterno.

Come tutti i tagli di carne anche le costine prendono nomi diversi nelle zone d’Italia. Al Nord sono conosciute come puntine (perché sono la punta delle costole), in Toscana si chiamano sempliceme­nte ossi, mentre sono spuntature in Emilia-Romagna e nell’Italia centrale. A Napoli, invece, sono chiamate tracchie o tracchiole­lle. Comunque le si chiami, le costine sono un taglio economico, povero di polpa, venato di grasso e tessuto connettivo, molto saporito e apprezzato per la sua versatilit­à e per l’ottimo rapporto qualità-prezzo (8-10 € al kg). A porzione sono sufficient­i 400 g di carne con l’osso. All’acquisto preferisci­le di colore rosa intenso, non troppo lunghe e con una quantità di grasso non eccessiva. In frigo si conservano per 2 giorni, ma fai attenzione a tenerle ben coperte per evitare che l’aria ossidi la polpa e irrancidis­ca le parti grasse. Quando le cuoci, mantienile ben idratate per evitare che diventino stoppose. Si ricavano dalla parte finale delle costole del maiale.

Quell Quelle anteriori sono più corte e polpose di quelle posteriori.

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IN PUNTA DI COSTOLA

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