faraona
È un volatile da cortile generalmente con piume grigie punteggiate di bianco; alcune varietà presentano anche piumaggio violetto o bianco. Altra sua caratteristica evidente è il collo di colore turchese intenso. In Italia le zone di maggiore produzione sono il Veneto, l’Emilia Romagna (dove è tipica della tradizione gastronomica del delta del Po e della provincia di Piacenza), il Piemonte e in misura minore le Marche. La faraona di allevamento, che in media pesa 1-1,2 kg, viene venduta tutto l’anno ed è destinata anche a una cucina quotidiana, tagliata a pezzi e cotta arrosto o in casseruola. Il suo consumo si intensifica durante le feste di Natale, dove nel Nord è tradizione gustarla ripiena. Infatti in questo periodo si trovano anche faraone ruspanti, più grosse di quelle dei grandi allevamenti (1,5-1,8 kg di peso), con i bargigli più evidenti, la testa più colorata e carni dal sapore più intenso. In ogni caso le sue carni sono magre, digeribili e ricche di proteine; sono sicuramente più saporite di quelle del pollo, ma un po’ più asciutte. Si presta perfettamente a tutte le cotture tipiche del pollo tranne la bollitura, perchè, data la scarsa presenza di grassi, le carni risulterebbero stoppose.