Sì, ma anche ben parati
Pensate di essere dei super piloti? Be’, le vostre sono solo illusioni. Provate i Master Maserati per credere: in pista, con un istruttore, scoprirete che c’è ancora molto da imparare
Veloci Se è vero che non si fnisce mai di imparare, non c’è motivo per cui ciò non debba valere anche per le abilità al volante. Per quanto pensiate di essere dei bravi piloti, un corso di guida è un’esperienza che merita di essere vissuta e ripetuta periodicamente. Lo sa bene Maserati, che fino a ottobre organizza diversi Master (di uno o due giorni, da 1.250 euro) sul circuito Varano de’ Melegari. A uno di questi corsi abbiamo partecipato anche noi e possiamo garantirvi che si può davvero migliorare moltissimo, grazie all’aiuto di grandi istruttori.
Guidare e visitare gli Uffizi: funziona così
Cinque le differenti esperienze possibili, a partire dal Master Warm Up, il corso di un giorno, studiato per consentire un avvicinamento alla guida in pista con vetture ad alte prestazioni. Il Master GT – di uno o due giorni – si rivolge, invece, a un pubblico interessato ad approfondire gli aspetti più tecnici della guida. Mentre ai clienti desiderosi di prendere parte alle competizioni, e al Trofeo Maserati in particolare, è destinato il corso Master High Performance. Il Master Italian Lifestyle Experience, infne, offre la possibilità di una completa “immersione” nel mondo Maserati, con visite agli stabilimenti della casa e ad alcuni luoghi tipici dell’italiani tà, come gli Uffzi di Firenze, in aggiunta alle tradizionali sessioni in circuito.
Il Master GT di una giornata è il corso a cui abbiamo preso parte. Ideato per garantire il miglior bilanciamento tra pista ed esercizi di guida sicura, prende avvio con un breve briefng teorico a cui fa seguito un primo turno a fianco di un istruttore, così da apprendere le traiettorie ideali del caratteristico tracciato in provincia di Parma. Poi, è la volta di due sessioni di guida, prima delle simulazioni di frenata d’emergenza. Il fondo del circuito viene bagnato e al partecipante vengono fatte ripetere numerose prove di decelerazione improvvisa a velocità crescente.
Dopo la pausa è il momento di due ulteriori uscite, interrotte da un’analisi della telemetria. I grafci a disposizione di istruttori e allievi consentono di visualizzare le differenze tra il giro del partecipante e uno ideale compiuto da uno degli istruttori. Un confronto che permette di individuare dove e come intervenire per migliorare le proprie prestazioni.
Per fnire, è la volta dei “traversi”: di nuovo fondo bagnato, via il controllo di trazione e giù tutto, praticamente da fermi. Un esercizio ripetuto fino a quando l’allievo non si dimostri in grado di intervenire effcacemente per contrastare la perdita di aderenza del posteriore.
I partecipanti, mai in numero superiore ai 24, sono suddivisi in piccoli gruppi di 68 per
cinque
diverse
esperienze
di guid a,
in uno o