GQ (Italy)

«Di solito si parte piano e poi si aumenta il ritmo. Io invece riesco solo a partire VELOCE»

- ARENA

cia e gambe insieme. Ballare, invece, mi ha aiutato molto, attivavo una catena motoria e certi muscoli che abitualmen­te non uso».

lando con le stelle?

Appassiona­to pure di politica? Renziano?

Bal-

«Diciamo che ho altri progetti, ecco. Per esempio, studiare. Mi sono appena iscritto a Scienze politiche a Roma e spero di riuscire a prendermi una laurea».

«Ma no, anche se Matteo Renzi mi piace molto. Però io ho sempre votato, eh. Scrivilo pure».

Fatto. Domanda: ti piacerebbe diventare popolare come Federica Pellegrini? Oppure non fa proprio per te?

«Dipende. Federica ha vinto tutto, è una campioness­a pazzesca. Solo che la stampa le sta addosso. Buon per lei. O male, non so. Non che io muoia dalla voglia di avere tutta questa attenzione perché ti carica soprattutt­o di responsabi­lità. Però è anche vero che se io diventassi famoso come lei significhe­rebbe che ho vinto tutto, che sono forte».

Colleziona­re medaglie: come si fa, esattament­e?

«Mah, di solito si parte piano e poi si aumenta il ritmo. Io invece riesco solo a partire veloce, ma poi sono capace di mantenere la stessa andatura. Se non funziona vorrà dire che proverò con le competizio­ni in mare aperto».

Acqua salata, quindi. «

Alla maggior parte dei nuotatori non piace il mare aperto: temono l’acqua alta, il fatto che non vedono il fondo, i pesci, le meduse. A me, invece, piace anche se è fredda. E pazienza se non è a 26 gradi come quella della piscina».

Altrimenti puoi sempre fare il poliziotto, dai: quanto prendi?

«Per ora a casa ho la divisa, in caserma sono restate la pistola e le manette: io gareggio nella loro squadra, fine. Ho uno stipendio di 1.500 euro. Che si somma alle medaglie che riesco a vincere».

Quanto vale una medaglia?

«Cifre che rispetto a quelle del calcio fanno ridere: tra i 10 e i 30mila euro, dipende se vinci un bronzo, un argento o un oro».

Abbastanza per regalare un diamante alla tua fidanzata.

«Letizia è una mia ex compagna di scuola del liceo, stiamo insieme da due anni e mezzo, e anche lei fa l’università. Medicina: abbiamo tutta la vita davanti».

Bello, un medico in famiglia.

«Sì, un medico un po’ geloso. Ma ci sta. Io però sono fedele».

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