Pratica ma swing: l’america addosso
Comoda, chic, a metà tra i Beastie Boys e i g iovani Kennedy: la prima collezione di Stuart Vevers per COACH è appena nata ed è già sulla bocca di tutti
Mentre alla radio Frank Sinatra cantava Without a song, dall’altra parte del fiume Hudson un gruppo di artigiani lavorava a un marchio che avrebbe cambiato per sempre lo stile del gentleman (non solo di quell’epoca). Era il 1941, l’anno dell’arrivo di Marc Chagall negli Stati Uniti e del matrimonio tra Max Ernst e Peggy Guggenheim, lo stesso in cui debuttò il marchio Coach, che si sarebbe ben presto trasformato da sinonimo di accessori di lusso in azienda di fama internazionale quotata in Borsa.
Con l’arrivo recente del direttore creativo Stuart Vevers, quell’esordio in punta di piedi è diventato una marcia serrata: in poco più di un anno, la produzione stilistica si è arricchita delle prime due collezioni prêt-à-porter donna e ora della prima dedicata all’uomo per l’autunno/inverno 2015-16.
Sarà senz’altro merito delle radici del brand nella Grande Mela se il protagonista ideale in passerella è l’american worker, dotato di un inedito appeal e vestito solo con manifatture accurate, pensate per essere prima di tutto pratiche, capaci di coniugare uno streetwear casual con la poesia della tradizione.
DALLE FODERE AGLI OROLOGI: LA NUOVA ICONA “CHECK” IN EDIZIONE LIMITATA
La sua stampa check è il simbolo del lusso britannico nel mondo. Inventata oltre un secolo fa, è diventato il motivo imprescindibile non solo delle fodere dell’iconico trench coat Burberry ma anche di colletti, polsini e accessori. Come l’ultima limited edition di orologi da uomo realizzata – in soli 20 esemplari – con materiali preziosi, incastonati e assemblati a mano in Svizzera. The Britain Icon Check ha una cassa di 45 mm in titanio rivestita in DLC ( Diamond- Like Carbon), un quadrante scheletrato con motivo check intrecciato e un movimento meccanico a carica automatica. Sotto il design reticolato, un cristallo zaffiro fumé rivela il movimento del meccanismo con carica manuale. Da 15.995 euro - burberry.com
UN MIX DI STREETWEAR
CA S UA L E TRADIZIONE
Quando ha cominciato lui, non esistevano né scuole specializzate né investimenti a supporto dei giovani aspiranti designer. Paul Smith è oggi un nome tra i big della moda internazionale grazie al talento e alla costanza. «Esattamente ciò che ho riconosciuto in questi ragazzi». Loro sono
Agi& Sam, Craig Green
Lee Roach,
e designer londinesi che hanno trovato in Sir Smith e nel British Fashion Council i partner ideali per esporre le loro collezioni in occasione delle ultime sfilate uomo a Milano. «Il mio consiglio? La semplicità. Come un buon piatto di spaghetti».