GQ (Italy)

L’arte di capire la terra

IL GUSTO Che cosa unisce un compositor­e israeliano, l’artista Michelange­lo Pistoletto e un produttore di vini come CUSUMANO? Un certo punto di vista sulle origini

- Testo di CRISTINA D’ANTONIO Foto di CARLA MONDINO

A Diego Cusumano piace rendere visibili le belle idee. Ha risposto subito sì quando gli hanno presentato Yuval Avital, e si parlava di mettere in scena Alma Mater, gigantesca creazione multimedia­le che dialoga con Il terzo paradiso di Michelange­lo Pistoletto (alla Cattedrale della Fabbrica del Vapore di Milano, fino al 29/8). E adesso sta pensando di accogliere il compositor­e israeliano nella sua Sicilia, dove la passione per il cinema lo porta ad affiancare i Nastri d’argento e dove è arrivato a un dunque sull’ultimo progetto di famiglia: l’inaugurazi­one uf ficiale della cantina Alta Mora, sul versante nord dell’etna. È il posto dove i fratelli Cusumano − Diego, il frontman che gira il mondo, e Alberto, l’agronomo-enologo che tutto controlla delle tenute di famiglia − hanno scelto di raccoglier­e la prossima sfida: produrre un vino di nicchia che sia un sogno, perché da queste parti «ogni buona intenzione richie- de un raro atto di volontà».

Guida orgoglioso la sua Panda 4x4 lungo gli sterrati ripidi, parla della sua ossessione per Vittorio De Sica («Vorrei avere la sua capacità di adulazione») e dell’italia che funziona. Conta i viaggi di lavoro («Un anno, 200 notti fuori casa»), ma sull’etna si concede di rallentare. Dice che questa fa storia a sé, «è una Sicilia-non Sicilia: qui piove sei volte più che nel resto dell’isola, la vendemmia inizia a ottobre, a distanza di un chilometro il terreno cambia radicalmen­te, e con lui il vino che verrà».

Siamo sull’ultima terrazza della tenuta La Guardiola, a mille metri di altezza, tra le viti di Nerello Mascalese. I muretti a secco sono stati ricostruit­i con le indicazion­i di due artigiani ottantenni, i soli a ricordarsi come si faceva una volta. Riflette: «La tecnologia e l’attesa sono fattori fondamenta­li per capire se avrai un buon vino».

Tre ettari a mille metri, come un regno dei cieli

La Cusumano è passata da 1,6 milioni di fatturato del 2001 ai 16 milioni e mezzo del 2014. E adesso, la scommessa dell’etna. Un investimen­to da tre milioni e mezzo di euro, 18 ettari di terreno divisi in diverse contrade: in quella di Verzella apre ora al pubblico la cantina che l’architetto/amico Fabrizio Ruffino ha voluto a basso impatto energetico e ambientale. Qui, a fine anno, verrà lanciato il primo Cru, l’alta Mora Guardiola 2013. Tre ettari di terra molto speciale. Quando l’hanno vista per la prima volta, i fratelli Cusumano se lo son detti: se questo posto può diventare nostro, sarà un regno dei cieli. Diego annusa l’aria: «Quanto è dolce. Non serve altro».

L A N U O VA S COMME S S A S U L L’ E T N A :

NASCE IL PRIMO CR U

lo scorso gennaio. GQ Live al Pitti, infatti, è un format ormai più che collaudato. Partito due edizioni fa con le anticipazi­oni Autunno/inverno 2015-16, presentate all’interno della Fortezza da Basso, è stato replicato lo scorso giugno in occasione dell’edizione estiva.

La due giorni si è svolta pressappoc­o così. Ore 9.00: sveglia, breakfast- briefing al Grand Hotel Villa Medici (la residenza elettiva della squadra di GQ quando è in trasferta a Firenze), scelta tra i capi firmati Brooks Brothers, orologio Timex al polso e via diretti alla Fortezza, alla guida della nuova Mazda CX-3. Ore 10.00: prima inter vista. Ore 18.00: ultima ripresa video.

Il risultato finale è una lunga serie di interviste ad amministra­tori delegati e direttori creativi di alcuni tra i marchi più importanti presenti al Pitti, sui capi icona della prossima stagione estiva. Tutti i video sono online sia sul nostro sito (www.gqitalia.it) sia sulla nostra piattaform­a digitale CN Live (www.cnlive.it). Prossimo appuntamen­to a gennaio 2016. Restate connessi.

O LT R E 2 0 INTERVISTE, DA V E D E R E

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