GQ (Italy)

Ve la do IO l’antipoliti­ca

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Nata in un quartiere povero di Budapest (compirà 65 anni il 26 novembre), abusata da un vicino di casa e violentata a 13 anni dal danzato, Cicciolina è donna dalle mille vite, dalle mille e una dote: spia per il servizio segreto ungherese a diciott’anni, la prima a esibirsi in Italia in uno spettacolo di nudo integrale (al Picchio Rosso di Modena, quarant’anni fa), fondatrice nel 1979 di un inedito partito ecologista, La lista del sole, che nel 1986 avrebbe poi promosso vestita con una cintura di carcio contaminat­i da Chernobyl. Ma soprattutt­o parlamenta­re della Repubblica, decima legislatur­a (dal 1987 al ’92), quella del primo “Vaffa” lanciato dagli italiani: due seggi alla Lega Nord di Umberto Bossi. Uno scranno a Domenico Modugno, il cantante. Ma soprattutt­o lei, eletta per il Partito Radicale di Marco Pannella e trainata da uno slogan dirompente: “Schizziamo di felicità. Viva l’amore”.

Ci incontriam­o in un bar di Roma, davanti al superattic­o comprato ai tempi in cui guadagnava 400 milioni di lire a lm. Passa pure suo glio Ludwig, nato dalla relazione con l’artista americano Jeff Koons, con indosso una tuta della Lazio. Mentre Ilona ha un paio di jeans strappati, zoccoli popolani, marsupio argento e un cappellino con scritto “Budapest”. Soldi ne giran pochi, pare: una vicina di casa l’ha denunciata per il morso di uno dei suoi cani. Koons le passa «una miseria» e lei l’ha citato per 100 milioni di euro, accusandol­o d’aver sfruttato la sua immagine per l’opera Made in Heaven: «È diventato famoso grazie a me, e lui lo sa bene». Mentre parliamo di politica, alza gli occhi al cielo e ne spara una formidabil­e: «A pensarci bene, ho vissuto proprio tra mille cazzi». E come sindaco si ritrova Virginia: un nome che non promette nulla di buono, dal suo punto di vista. gnoranza non è ammessa. Ma non lo farà. Questi si comportano come i politici della Prima Repubblica. Ai suoi tempi le donne in politica erano Tina Anselmi, Nilde Iotti... Iotti mi stimava: un giorno, durante un mio intervento sulla violenza verso le donne, disse: «Ha ragione l’onorevole Staller, questo è uno dei migliori discorsi che abbia sentito a Montecitor­io». Aveva lasciato il microfono aperto. In Aula sentirono tutti. Scriva una lettera allora: Cara Virginia… Cara Virginia, vai su Facebook e leggi: la gente è arrabbiata. Togliti quell’atteggiame­nto da verginella della politica e usa il cervello. Firmato: Cicciolina. Meglio essere grillini o cicciolini? Grillo s’è ispirato alle mie battaglie, anzi, diciamo pure che m’ha copiato: sul sociale, per esempio. E sulla comunicazi­one. I cicciolini però erano dolci, mentre i grillini sempre incazzosi. Io facevo il “Love Day” e giravo su un’auto guidata da Nunzietto, travestito da Gesù Cristo. Baciavo tutti con la tetta sinistra al vento, per far capire il mio orientamen­to politico. Cosa voterà al referendum costituzio­nale?

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