GQ (Italy)

Wardrobe Le trame del Presidente

Testo LAURA PACELLI

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Dopo anni di ricerca ha trovato quello che stava cercando: i migliori tessuti del mondo. Dai cotoni egiziani alle flanelle, dallo chambray giapponese alle lane Shetland scozzesi, fino al cashmere della Mongolia. Guido Biondi, patron di President’s – Crafted in Tuscany, più che un designer in senso stretto (è anche direttore creativo di Roy Roger’s, marchio amministra­to dal fratello Niccolò) è un cacciatore di materie prime della moda. «In giro non riuscivo a trovare capi dal t regular, dal look casual, dall’ispirazion­e vintage e di alta qualità. Così me li sono fatti da solo recuperand­o il nome dell’azienda fondata nel 1957, a Firenze, da mio nonno e iniziando un progetto tutto mio puntando soprattutt­o sui tessuti». Il risultato è «un marchio di moda che non segue le mode, ma dedicato a chi segue il suo stile».

Tutti i capi, fin dalla prima collezione presentata a Pitti Uomo, a Firenze, nel 2011, puntano su una vestibilit­à comoda e una qualità altissima dei tessuti. «Mi piace definirli “capi vintage del futuro”, di quelli fatti bene e, per questo, duraturi nel tempo. Si abbinano tra loro senza difficoltà, perché sono casual anche se dal taglio classico». Come la giacca doppiopett­o sul pantalone cinque tasche, o la field jacket in nylon termosalda­ta accostata a una giacca in crine di cavallo. Fuori semplici, dentro complicati. «Non mi accontento di una buona lana inglese, preferisco metterla alla prova; una volta l’ho lasciata in acqua calda e dopo due ore ha cambiato aspetto, perfetto per la maglia che avevo in mente».

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