GQ (Italy)

IGNAZIO MOSER «Mi ribello, ma non troppo»

Le provocazio­ni, le sfide, il divertimen­to. Il figlio di una leggenda del ciclismo racconta: «Cambiare le regole del gioco vuol dire anche saper chiedere scusa»

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Ha passato l’infanzia a Giovo, il comune di circa 2500 abitanti fra Trento e Bolzano in cui nel 1951 nacque suo padre, Francesco Moser, la leggenda del ciclismo. E anche Ignazio, 25 anni, all’inizio ha imboccato la sua strada. « Dalle mie parti, tutti vanno in bici fin da bambini » , spiega. « Alle elementari, nella classe eravamo cinque: ben tre di noi praticavan­o il ciclismo » . Dopo una carriera iniziata all’età di sei anni − che lo avrebbe portato a gareggiare da profession­ista con il BMC Racing Team − Ignazio Moser ha lasciato lo sport nel 2014 per dedicarsi all’azienda vinicola di famiglia, di cui oggi è responsabi­le commercial­e e brand ambassador. Ma della sua infanzia « in bicicletta con gli amici fino alle undici di sera » ha ricordi belli e vivissimi: « Si stava all’aperto, tutti insieme » , racconta. « E anche a casa c’era sempre un sacco di gente: mio padre ha 11 fratelli, i miei cugini sono tantissimi. Siamo tutti molto uniti » . Una famiglia tradiziona­le, di sani principi... « Ecco. Io invece sono il ribelle », dice Ignazio, il primo Moser ad aver osato, per dire, tornare a casa con un tatuaggio. « Papà era furioso. Mia madre è stata più comprensiv­a » . Tant’è, oggi i tattoo sono diventati quattro: « La scritta del mio nome in etrusco all’interno di un braccio, la croce sul petto, l’aquila giapponese sulla spalla, un ‘‘non ti scordar di meʼʼ su un polso » . Un fiore? Perché? « Lo ammetto: amo divertirmi, mi piacciono le ragazze. Una volta però l’ho fatta grossa: ho passato la notte fuori e sono rientrato alle sei e trenta del mattino, poche ore prima di partire per il Giappone dove mi aspettava una gara impegnativ­a. Ho incrociato mia madre che preparava la colazione, dispiaciut­a perché non ero stato con lei almeno l’ultima sera. ‘‘ Hai ragioneʼʼ, le ho detto. ‘‘Ti penserò. E se vinco la gara, appena torno ci facciamo lo stesso tatuaggioʼ­ʼ. Ho vinto: al mio ritorno, lei aveva già prenotato l’appuntamen­to » .

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Ignazio, 25 anni, figlio del campione di ciclismo Francesco Moser (in attività dal 1973 al 1988), indossa: camicia e pantaloni Smart 360 Flex Skinny Tapered DOCKERS, nello speciale stretch in quattro direzioni per un comfort e una durabilità extra, con...
 ?? www. dockers. com/ it www. onitsukati­ger. com/ it ?? Nel dettaglio: a fianco, i pantaloni Smart 360 Flex Skinny Tapered DOCKERS hanno tasche di sicurezza (una anteriore e una posteriore) con chiusure lampo nascoste per mantenere al sicuro le proprie cose. In alto, le sneakers Mexico 66 di ONITSUKA TIGER,...
www. dockers. com/ it www. onitsukati­ger. com/ it Nel dettaglio: a fianco, i pantaloni Smart 360 Flex Skinny Tapered DOCKERS hanno tasche di sicurezza (una anteriore e una posteriore) con chiusure lampo nascoste per mantenere al sicuro le proprie cose. In alto, le sneakers Mexico 66 di ONITSUKA TIGER,...

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