GQ (Italy)

Solo la fiducia ci salverà dall’oblio

The Economist

- Testo di F E R D I N A N DO COTUGNO

Vuoi capire come funziona il mondo? Studia come si muove la ducia, in quale direzione va, chi la ottiene, chi la concede. Oggi nessuno ne capisce (e racconta) l’importanza meglio dell’inglese Rachel Botsman. Quando aveva poco più di trent’anni, nel 2010, questa pensatrice ed esperta di tecnologia anticipò il successo della sharing economy, predisse che dormire a casa di sconosciut­i (Airbnb) o salire sulle macchine di autisti altrettant­o ignoti (Uber, Blablacar) sarebbero diventate abitudini globali di massa. Questione di ducia, appunto. In questi anni, Botsman ha spiegato le sue idee in TED da milioni di visualizza­zioni e in un libro ora uscito anche in Italia: Di chi possiamo darci? Come la tecnologia ci ha uniti e perché potrebbe dividerci (Hoepli).

«Esperienze come Airbnb o Uber sono notevoli», racconta l’autrice. «Però, lo stesso meccanismo ha spinto milioni di persone a credere più a uno sconosciut­o su Facebook o su un autobus che al The Economist. E, per esempio, a votare di conseguenz­a per la Brexit. Una delle trasformaz­ioni più grandi nella storia del genere umano».

Botsman parla della ducia come di una sostanza sica governata dalle sue leggi, da una propria logica interna: «È come l’energia», dice, «non si crea né si distrugge, cambia solo forma: se la togliamo a qualcuno la stiamo dando a qualcun altro». Magari a un “amico” populista sui social, appunto, dopo averla sottratta ai quotidiani.

La lezione di storia è breve, ma illuminant­e: «All’inizio, la ducia era un fatto locale. Nella comunità sapevi di chi potevi darti e chi dovevi evitare, chi non ti avrebbe restituito i soldi e chi lo avrebbe fatto. Poi è arrivata la società di massa e, con essa, le grandi istituzion­i: i parlamenti, i governi, ma anche i matrimoni, le polizze assicurati­ve, i giornali... La ducia si è spostata dal basso in alto, verso le leggi, gli esperti, le élite». Finché qualcuno ha deciso che non ci sarebbe stato niente

di male a salire in macchina con gli sconosciut­i, avviando così la nuova fase della ducia distribuit­a.

Rachel lo spiega spesso con una storia legata alla sua infanzia: quando aveva cinque anni, i suoi genitori assunsero una tata scozzese trovata grazie a un annuncio su un giornale chiamato The Lady. Era un’ottima tata. Visse con loro dieci mesi, nché non saltò fuori che traf cava in stupefacen­ti e che aveva pure fatto una rapina usando la Volvo di suo padre. «I miei genitori sono persone intelligen­ti e razionali. Oggi avrebbero commesso lo stesso errore? Non credo, perché la tecnologia ci permette di informarci, ci aiuta a capire chi dà o meno garanzie di sicurezza».

Ognuno può concedere la ducia distribuit­a, ognuno deve meritarla. Non viene imposta dall’alto, ma funziona come una griglia, perfettame­nte sovrapponi­bile a quella delle reti digitali in cui siamo dentro tutti. Secondo Rachel Botsman «siamo al giorno uno di una nuova era, nel quale le scosse tettoniche hanno creato un nuovo continente: è ovvio che sia un periodo di caos».

La tecnologia asseconda il terremoto. Prendiamo Blockchain, un tipo di contratto digitale che non ha bisogno di certi cazioni esterne: è il sistema-base delle criptovalu­te senza banca centrale (come Bitcoin), ma presto, secondo Botsman, diventerà sempre più comune e contribuir­à a plasmare il mondo nuovo della ducia distribuit­a.

«Le banche tradiziona­li continuano a comprare startup basate proprio su Blockchain: presto cambierà il modo in cui trasferiam­o i valori, eliminando ogni frizione, intermedia­rio o burocrazia». Non c’è, infatti, una parte terza (un notaio, un avvocato) a fare da garante, perché la ducia fa parte del contratto. Un altro mondo.

Qualche mese fa una giornalist­a del The Guardian ha chiesto a Grace Jones cosa non le piacesse della vita moderna. Lei ha risposto così: «Ero in attesa di un’auto di Uber con mio glio. Lui mi ha detto: “Dobbiamo camminare verso la macchina, non ci aspetta”. Gli ho risposto: “Io non cammino verso il taxi, è il taxi che viene da me”. Ma lui ha insistito che mi sbrigassi, perché anche i clienti ricevono un voto, non solo gli autisti. Excuse me? Ma è il mondo al contrario! All’improvviso mi sono sentita come Gloria Swanson in Viale del Tramonto ».

Ecco, chi non vuole fare questa ne deve capire che, oggi, la ducia è questa, orizzontal­e e distribuit­a. E che tutti devono conquistar­la, anche quando sono clienti paganti.

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