GQ (Italy)

REAL INFLUENCER Pineider e i big del pianeta

Romanzieri, nobili, pop star, leader politici, attori di Hollywood e il loro bisogno di distinguer­si attraverso l ʼ arte della scrittura senza tempo

- Testo di S IMON A A I ROL D I I L MOC A S S I N O L A C AMI C I A

Pineider nasce 240 anni fa costruendo un rapporto personale con il cliente. La sua dimensione artigianal­e era rivolta al lavoro su misura: prevalente­mente rare incisioni artistiche su carte pregiate. Nobili, profession­isti, imprendito­ri, si rivolgevan­o a Pineider per rendere uniche le proprie missive. Erano gli influencer ante litteram: i potenti che determinav­ano con il loro gusto e le loro scelte il modo di stare al mondo. Nei secoli Stendhal, Lord Byron, Giacomo Leopardi, Charles Dickens, Casa Savoia, hanno richiesto i servigi di Pineider. Che poi ha accontenta­to Luigi Pirandello, Henry Ford, Maria Callas, Luchino Visconti, fino a Elizabeth Taylor

che richiese una carta filigranat­a del colore - un rarissimo punto di viola - dei suoi occhi magmatici. Pineider allora si rivolgeva a un mercato che rappresent­ava la nicchia, le sole élite planetarie. Ma ancora oggi che Pineider è sul mercato globale - e pur si occupa di occasioni speciali per Sting o Maradona - è l ʼ unica casa al mondo capace di incidere e personaliz­zare le carte non con semplici cifre ma con elaborate personaliz­zazioni artistiche. La cultura della scrittura di Pineider passa anche attraverso oggetti iconici come lo scrittoio da viaggio. Che oggi diventa uno splendido elemento d arredo per uno studio, ma che nel secolo scorso era l ufficio mobile di notai e avvocati che dovevano redigere atti e verbali fuori dai loro gabinetti. Ma anche questo oggetto di design funzionale, che esprime lo stile di Pineider, è stato reso più contempora­neo grazie alla cartella da viaggio Essential, emblema della raffinata pelletteri­a Pineider, che accompagna il profession­ista in ogni fase del proprio lavoro con un plus di stile assoluto.

Alcune persone sembrano nate per superare i limiti. Come Lowell North, leggendari­o velista fondatore nel 1957 di North Sails che conquistò l’oro alle Olimpiadi di Messico ‘68. Tutto iniziò a San Diego quando il padre lo arruolò sulla sua barca, Star: il ragazzo non amava perdere e in vista delle competizio­ni iniziò a disegnarsi da solo le vele per andare più veloce. A 60 anni di distanza il marchio americano celebra l’anniversar­io con una capsule che declina i colori della bandiera a stelle e strisce sui capi più rappresent­ativi, come la Sailor Jacket con gra che rieditate e stemmi tributo. Anche Giacomo Cavalli, scelto come esplorator­e-ambassador, deve la sua passione per la vela al papà che n da piccolo lo ha trascinato sul Lago di Garda e in mare aperto. Il giovane campione ama i capi che coniugano prestazion­i ed estetica e si rivela un tecno-superstizi­oso: «Non mi separo mai da un braccialet­to in Dyneema, un materiale utilizzato per le cime nautiche che North Sails ha usato in alcune giacche invernali».

È facile pensare che il gusto per l’eleganza classica e dégagé, Riccardo Grande Stevens l’abbia ereditato dal padre Franzo, storico legale della famiglia Agnelli, che ha potuto lavorare al anco del patriarca Gianni, indimentic­ato emblema di stile. Il progetto Steve’s nasce dalla passione per le scarpe che Riccardo si fa realizzare personalme­nte da un artigiano all’ombra della Mole. La collezione ha come modello d’elezione la stringata d’ispirazion­e inglese dalla lavorazion­e goodyear, ovvero con guardolo cucito a puntale insieme al sottopiede, ma spazia anche tra stivaletti e ginniche, no la must del mocassino. Un solo materiale prescelto: il velluto; modulato tra le tonalità blu Cina, verde bottiglia, vinaccia, ghiaccio e lampone. (S.A.) Senso pratico ed eleganza casual. Ci sono camicie che gli uomini interpreta­no come soft, come un pezzo basico che nel guardaroba ci deve essere, perché risolve senza impegnare. Camicie trasversal­i e passe-partout: per un weekend fuori porta o con il completo day by day dell’uf cio. E la linea Tech Prep di Gant è una delle soluzioni possibili in questo senso. Grande comfort, tagli ordinati, fantasie e colori classici.

Ma il plus è nei tessuti tecnologic­i. Infatti, nella linea brevettata Tech Prep vengono utilizzati tessuti impregnati dal polimero PMC che assicura a chi li indossa una temperatur­a calibrata a 37,5 gradi.

Capi ad asciugatur­a super rapida, con t funzionali e armature multicolor­i realizzate con lati diaspro, ossia tinti e intrecciat­i prima che la stoffa venga assemblata, una tecnica che conferisce un effetto più materico e intenso. (Simona Airoldi)

 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy