GQ (Italy)

UN TRULLO PER LA TESTA

Martino Ruggieri è il primo italiano a concorrere al premio più ambito dell’alta cucina. Con la benedizion­e di Yannick Alléno

- Testo di F I AMME T TA FA D DA

L’eccitazion­e è grande. Quest’anno, per la prima volta, un italiano correrà per alla nale europea del Bocuse d’or, il concorso di cucina più famoso del mondo. Martino Ruggieri, ha superato la selezione che si è svolta in autunno ad Alba dimostrand­o di saper padroneggi­are le tecniche dell’alta cucina. Gli ingredient­i obbligator­i con cui cucinare i due piatti sottoposti a giudizio erano: riso, gorgonzola dolce, vitello di razza fassona, animelle. A cui aggiungere, a corollario, solo prodotti minori di loro scelta. La richiesta: raccontate la storia del vostro paese d’origine. Nel suo percorso Martino è approdato al Pavillon Ledoyen di Parigi dove Yannick Alléno, il solo chef francese che in due anni consecutiv­i abbia accumulato sei stelle Michelin, per vincere al Bocuse d’or ha scommesso su questo ragazzo pugliese silenzioso ma determinat­o. Il giovane chef ad Alba ha presentato i sapori della sua Puglia in un cerchio di pietra lavica intorno al trullo capitozzat­o della cloche che, sollevata, liberava un concentrat­o di sentori rustici ed evocativi: peperoni, fave, chi, cipolle. Tras gurati in: cuore morbido di pasta con cime di rapa e acciughe, animelle, alghe, porcini, crosta di patate, per il vitellone. Ragù di animella, burrata, caviale, mais, polline e croccante alla salvia, per l’animella. Foglie di Puglia, diamante tiepido di carcio , per le guarnizion­i.

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