Venezia su misura
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All’inizio è una penitenza. Poi d i v e n t a più facile, e quando si incontra un’altra imbarcazione la competizione scatta veloce. La voga veneta si fa in piedi, protesi verso la prua, senza l’aiuto di un timone: è quella che usano i gondolieri e che permette di muoversi in laguna tra aironi e anatre, o lungo i Scovare i 13 angeli nella chiesa di San Sebastiano, o i 10 errori nel Ciclo di Sant’orsola del Carpaccio, alle Gallerie dell’accademia. Le 7 guide di Save Venice sono pensate come Treasure Hunts, cacce al tesoro di dettagli che passano inosservati. Perfette per chi conosce già i grandi classici e vuole contribuire alla rinascita di opere e luoghi: la vendita delle mappe ( le prime sono illustrate) sostiene l’associazione americana che aiuta Venezia dall’alluvione del 1966 (scrivere a venice@save venice.org; da 22 €). canali più solitari, osservando la città da una prospettiva rara. La Canottieri Querini, creata nel 1901 da un gruppo di amici per scommessa, e per fortificare corpo e spirito, organizza lezioni private con un’uscita di un’ora e mezza (80 € per due adulti, 35 € per ogni adulto extra). Una fatica, che verrà però premiata con la sosta finale per un cicheto.
La Biennale è un evento imperdibile. Quest’anno tocca all’architettura e a due nuove curatrici, Yvonne Farrell e Shelley Mcnamara, che titolano l’edizione Freespace. Ecco cos’altro c’è da fare in città, a patto di pensarci subito, prenotare per tempo e assicurarsi il meglio
Soggiornare nel Piano Nobile degli Scudi ( a destra) di Palazzo Loredan dell’ambasciatore, che si affaccia su Palazzo Grassi. O sull’isola privata di Santa Cristina. O, ancora, in un appartamento con altana (il “Gondolieri”: per 6 persone, da 427 € al giorno) vicino alla Peggy Guggenheim Collection. Per la prossima festa segreta, a ridosso del vernissage della Biennale, bisogna farsi amici i curatori di Random Art Project, il gruppo internazionale di arti varie ( visuali, ma anche musica e moda) che fa base a Palazzo Marcello: si scrive a random venezia@gmail.com e, 24 ore prima dell’evento, arriverà un alert con l’indirizzo esatto. Per le altre attività − residenze d’artista, mostre, ospitalità tra le opere d’arte − è gradita la presentazione: chi chiede di stare in una stanza del palazzo deve infatti apprezzare la missione (e fare una donazione). Dalla commessa alla contessa, le trovi tutte lì, dicono i veneziani. “Lì” è alle sagre, le feste del sestiere che nascono intorno ai santi e finiscono con somma goduria tra i tavoli allestiti nei campi, dove si mangia, si beve e si balla. Le più belle, dove incontrare la quota “colta” della città, sono la sagra di Sant’antonio a San Francesco della Vigna e quella di San Piero da Casteo, sull’unico campo ancora coperto d’erba (entrambe a giugno) e la festa di San Giacomo da L’orio (nella seconda metà di luglio). In programma concerti live, molte chiacchiere e molto cibo: bigoi in salsa, fritture e pasta e peoci, da consumare sotto le lampadine appese ai rami.