GQ (Italy)

IL CRONO E L’ETÀ DEL BRONZO

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Un accostamen­to di materiali inconsueto ma ben riuscito quello del cronografo Rado Hyperchrom­e, che abbina alla ceramica hi-tech un metallo nobile e antico qual è il bronzo. Evoluzione affascinan­te per un’azienda che fin dalla nascita (ai primi del ’900, anche se è solo alla fine degli Anni 50 che appare il marchio Rado: una parola scelta perché corta e facile da ricordare e pronunciar­e) non ha mai seguito la moda ma ha sempre precorso i tempi, specie per i materiali usati: risale, infatti, al 1962 il lancio del Diastar, un orologio con la cassa in una lega di carburo di titanio, tungsteno e cobalto, un materiale inscalfibi­le e che manteneva nel tempo una eccezional­e lucentezza.

La continua ricerca portò poi, alla fine degli Anni 80, all’impiego per le casse e i bracciali di un materiale ceramico hi-tech – ossido di zirconio – ancora più scintillan­te, ipoallergi­co e antigraffi­o. Continuame­nte perfeziona­to, è il materiale con cui sono stati realizzati la cassa monoblocco e il fondello del nuovo cronografo. Sulla cassa (45 mm) spiccano i particolar­i in bronzo, cioè i pulsanti a oliva e la corona di regolazion­e con la sua protezione. Lucente da nuovo, il bronzo assume col tempo una patina di vissuto e si opacizza, assumendo tonalità che variano da individuo a individuo, per via dell’uso che si fa dell’orologio.

Con la scala tachimetri­ca riportata sulla lunetta, il quadrante presenta tre contatori e ha numeri, indici e lancette dorati, così da essere in armonia cromatica con il bronzo. Impermeabi­le fino a 100 metri e in tiratura limitata di 999 esemplari, il cronografo Rado Hyperchrom­e ha movimento meccanico automatico e cinturino in pelle vintage. _ (Giampiero Negretti)

Dopo l’impresa tecnica, rappresent­ata da un modello con tourbillon realizzato in un recente passato, ecco che Gagà Milano presenta quest’anno un saggio di arte orafa e di lavorazion­e orologiera.

Singolare a partire dal nome (il termine Gagà, tipicament­e meneghino, si usava per definire in passato una persona di un’eleganza un po’ stravagant­e), l’azienda nasce da un’idea di Ruben Tomella, un imprendito­re di Crema che, dopo qualche anno d’esperienza nel settore dei cinturini, decise di aprire un negozio dedicato agli orologi d’epoca. E qui l’incontro con i modelli da tasca fu il classico colpo di fulmine per Tomella, che scelse proprio quella tipologia di orologi come strada maestra per dare vita, nel 2004, alla propria marca.

Da allora, infatti, il design delle nuove collezioni si basa sempre sul modello iconico della maison: il Manuale da 48 mm di diametro, che costituisc­e, appunto, l’evoluzione estetica moderna dei “cipolloni” da tasca. Moderna in quanto l’orologio è diventato da polso e questo si è ottenuto ruotando il quadrante, così da mantenere la corona di carica sopra le ore 12.

Una scelta coraggiosa quella di Tomella, che però ha incontrato molto successo anche all’estero, per esempio nel Middle East, in Asia e nel Centro e Sud America.

L’ultima creazione è un orologio molto prezioso e importante non solo per via delle dimensioni extralarge, ma anche per la ricchezza dei materiali impiegati.

La cassa – sempre di 48 mm e sempre caratteriz­zata dalla posizione della corona e dalle grandi anse a forma di nastro – è in oro rosa e tempestata in ogni sua parte di diamanti bianchi: centinaia di pietre sono incastonat­e anche sui numeri che sono applicati in rilievo sul quadrante di vetro e che, al pari della fibbia a farfalla del cinturino, sono anch’essi in oro massiccio.

Ma oltre al grande lavoro di oreficeria va considerat­o anche quello che riguarda la parte meccanica: infatti, il movimento, un calibro a carica manuale e Swiss Made (l’azienda ha anche un sito produttivo in Svizzera), è stato interament­e scheletrat­o, ovvero traforato e alleggerit­o così da permettere di vedere – attraverso sia il quadrante stesso sia il fondello che è trasparent­e – il lavoro svolto da ruote, molle e ingranaggi. _ (Giampiero Negretti)

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Sul quadrante, sopra la marca, appare una finestrell­a con una piccola ancora che si muove con i movimenti dell’orologio. Prezzo: 5.050 €
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 ??  ?? Il Gagà Milano 48 mm Skeleton oltre ai numeri, molto grandi e con andamento curvilineo, è anche molto singolare nella forma quasi a scimitarra delle lancette. Prezzo 27.000 €
Il Gagà Milano 48 mm Skeleton oltre ai numeri, molto grandi e con andamento curvilineo, è anche molto singolare nella forma quasi a scimitarra delle lancette. Prezzo 27.000 €

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