LA MEMORIA DI UN CINQUANTENNE
La riedizione di uno storico scuba firmato JLC dà la sveglia in profondità. Anche allo stile
Anche la grande manifattura di Le Sentier ha guardato al passato per realizzare i nuovi modelli Polaris: linea che riprende il nome di una collezione lanciata da Jaeger-lecoultre parecchi anni fa e così misteriosamente chiamata (ispirata, secondo una scuola di pensiero, alle esplorazioni polari degli anni 50 e 60, e secondo un’altra più complottistica ai contemporanei e omonimi missili e sottomarini atomici americani).
Non è un mistero che uno dei più interessanti tra i nuovi cinque modelli sia il Polaris Memovox, un orologio subacqueo ma caratterizzato dalla sveglia che suona e vibra anche in immersione per avvertire che è tempo di risalire in superficie.
Molto più terrestre, invece, la missione del primo Memovox (1950), che veniva reclamizzato anche come strumento anti-multe: era il Memovox Parking, aveva un quadrante particolare e il suo trillo ricordava al possessore che il tempo stabilito sul parchimetro stava per scadere.
Il primo Polaris Memovox, che abbinava i due nomi, l’impermeabilità e la suoneria vide la luce nel 1968 e il 50° anniversario è stato celebrato con questa produzione di 1.000 esemplari che sono una copia pressoché identica all’originale, a partire dal quadrante e dalla grafica di numeri e indici (luminescenti), mentre è diversa la lancetta delle ore, non più a punta di freccia.
Uguale anche la tenuta stagna (200 metri) e la misura (42 mm) della cassa in acciaio, come pure i tre pulsanti. L’orologio monta un calibro di manifattura e a carica automatica in cui l’emissione del suono avviene mediante un gong (un sottile tubolare che circonda il movimento) percosso da un minuscolo martelletto.