In CC (copia conoscenza)
La strategia, nello stile, è intelligenza. L’intelligenza, per esempio, di creare un made in Corneliani non per stabilire un entry-level price ma per essere più accoglienti nei confronti di una clientela maschile che non vuole confrontarsi con il lusso di un brand, ma conoscerlo per occasioni d’uso. L’idea di Corneliani si chiama CC e ha esordito al Pitti Uomo 2017 con una collezione estiva. «Non è appunto una seconda linea, ma una visione diversa della maison, in uno spirito meno formale di abbigliamento», racconta Stefano Gaudioso Tramonte, General Merchandising Manager e Style Director. «È più un guardarsi dentro, un cercare l’interpretazione più disinvolta della nostra identità». Così la scommessa passa anche da tre influencer, inviati in quel contesto di avanguardia che è il Coachella Valley Music and Arts Festival: luogo di grandi suggestioni che Carlo Sestini, Kadu Dantas e Corentin Huard hanno potuto raccontare in diretta ai loro follower. Passa, la scommessa, anche dall’idea di aprirsi a una band come Lo Stato Sociale, che ha nei suoi cinque componenti – Lodo Guenzi, Alberto Cazzola, Enrico Roberto, Francesco Draicchio, Alberto Guidetti – un concentrato di freschezza maschile. La musica dei dj set, del resto, è un elemento che ritma ogni momento di comunicazione di CC. Parlando invece di contenuti, si parte dagli stessi valori di Corneliani e si procede per la collezione CC con codici di declinazione differenti. Il colore più urlato, l’ironia delle forme meno impostate, la leggerezza degli abbinamenti più audaci, le costruzioni più ardite (le bretelle dentro il parka un po’ sportswear, per esempio), i pantaloni a carota, giacche sfoderate che non nascono dal guardaroba più classico ma sono pensate da subito per finire indossate senza grande impegno. Ma attenzione: di basic non c’è nulla. Tutto è studiato per essere una porta affacciata sul mondo Corneliani. (G.A.)