GQ (Italy)

Lõe-bike che si ricarica da sola

- Il prossimo ciclo di appuntamen­ti

Una bici 2.0 capace di aiutare la pedalata, ma con la sagoma e il dinamismo di un modello classico. L’obiettivo della start up Zehus Bike+ era particolar­mente ambizioso, perché creare una smart wheel che inglobasse in un unico componente sensori, motore, elettronic­a, batteria e connettivi­tà presentava difficoltà tecniche non banali.

«Il motore Bike+ integrato nel mozzo funziona in due modi, ibrido e plug-in», spiega oggi, a giochi fatti, Marcello Segato, che ha guidato il progetto del Politecnic­o di Milano. «La funzione ibrida permette di risparmiar­e il 40% della fatica grazie a un algoritmo che capisce quando l’organismo umano ha bisogno di un aiuto, o quando invece è il momento di immagazzin­are energia dalla pedalata. In modalità plug-in, invece, il motore funziona come in quello di una normalissi­ma bici assistita, che si ricarica dopo una media di 35 chilometri».

L’algoritmo di Bike+ è perfetto per il cicloturis­mo, perché aumenta di molto le distanze affrontabi­li senza la necessità di fermarsi a ricaricare.

L’altro settore strategico della nuova impresa, che oggi conta 35 dipendenti e 2 milioni di fatturato, è quello del bike sharing, dove la scommessa di Zehus parte con il progetto Bitride, a Milano da giugno, con 350 bici “intelligen­ti” a flusso libero. «Sono sensorizza­te, motorizzat­e e connesse», aggiunge Segato. «La combinazio­ne con la Smart Wheel integrata al Tracker Automotive di Vodafone consente una serie di funzioni inedite: l’utente può scegliere se usarla ibrida o full electric, con diverse tariffazio­ni basate sul concetto del più pedali meno spendi».

Bike- UP, 25-27 maggio, Lecco

Più di 5.000 test ride registrati nella scorsa edizione di questo festival dedicato alle e- bike, con un fitto programma attivo a base di escursioni, lezioni di mtb e molto altro. Info: bikeup.eu Il raduno di mountain bike, nel bike park del Monte Cimone, per pedalare su trail di diversa difficoltà, alcuni dei quali specifici per e- bike. Info: cimonebike­festival.it

Pila Bike Festival 21-22 luglio, Pila ( Ao)

Il villaggio- evento dei Campionati assoluti di mountain bike XCO e gravity sarà il parterre perfetto per testare anche tutte le novità del settore bike ed e- bike. Info: pila.it

Le colline gialle ricoperte dai fiori di colza, querce che ombreggian­o vie sterrate che attraversa­no campi, vigne, che lambiscono casali, paesi, il lago Castreccio­ni e, per i più temerari, fin su a Monte San Vicino. È la Granfondo, corsa ciclistica per amatori sulle strade dove si allenava Michele Scarponi, vincitore del Giro d’italia nel 2011, travolto in bicicletta da un furgone sulle strade di Filottrano nell’aprile del 2017.

«Michele era come uno di famiglia. Spesso a casa nostra con la sua solarità e il suo spirito divertente», racconta Alessio Lardini. «Abbiamo voluto cominciare a ricordarlo con questa prima corsa sulle sue strade imbrecciat­e, che per noi marchigian­i – che abbiamo la bicicletta nel cuore – sono luoghi magici dove perdersi nella bellezza».

Lardini, brand manager dell’omonima azienda di moda che rappresent­a la realtà produttiva più importante di Filottrano, spiega che da queste parti «la passione per le pedalate è qualcosa che monta un poco alla volta. Magari lontano dalle strade che possono mettere paura, ma dentro la nostra natura, in uno spirito di avventura, di scoperta del territorio, di socialità. Così ci siamo avvicinati, anche come Lardini, allo spirito dell’eroica, la competizio­ne che fa rivivere il ciclismo in bianco e nero. Quello epico dei nostri nonni. Quello che si correva con la camera d’aria a tracolla e il caschetto di cuoio. Su biciclette che ora sembrano pezzi da museo, ma che a starci sopra si capisce subito cosa sia il fascino del ciclismo. Le mie le vado a cercare in qualche vecchia bottega che ancora le tiene, più come cimeli di un’epoca che non vorremmo scompariss­e. Sono icone che vanno onorate».

Eroica oggi è diventato un brand, con un calendario di gare storiche che vanno dalla California al Giappone, fino all’uruguay, da Montalcino (27 maggio) all’inghilterr­a, alla Spagna, ai Paesi Bassi, fino alla tappa di Gaiole in Chianti (7 ottobre). Dal 1997, data della prima Eroica in Italia, è stato stabilito che lo spartiacqu­e rispetto al ciclismo contempora­neo è la data 1987. E look e mezzi ne devono tenere conto.

«Noi ci saremo con la squadra Lardini, formata dai ragazzi dei nostri uffici e da amici buyer di moda, che condividon­o l’amore per la bicicletta, come Andrea Andreoli e Kotaro Shindo. Abbiamo iniziato nel 2014, creando anche una linea di abbigliame­nto che riprende quello delle maglie storiche e dei cappellini da ciclismo. Ci saremo perché, proprio come la Granfondo dedicata a Scarponi, è un bel modo

di condivider­e i valori che caratteriz­zano il nostro stile: il coraggio, la caparbietà, la voglia di spingersi – proprio come in sella – sempre oltre i nostri limiti alla ricerca di un traguardo che ci piace sia sudato. Fare fatica e sporcarsi le mani non ci spaventa. Ci piace poi l’idea di essere all’interno di una tendenza green che sta conquistan­do e riportando la bicicletta come mezzo. E poi è tutto molto ispirante per le nostre collezioni uomo, che hanno l’innovazion­e e la ricerca dei tessuti sempre esclusivi e alternativ­i, ma si confrontan­o con le esigenze concrete degli uomini nel vestire».

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