Message in a bottle
Il Guatemala, lo Sri Lanka, la Calabria, il temporale nella foresta, l’avventura interiore: ecco a voi la prima linea maschile Louis Vuitton
C’è chi da bambino sogna di diventare pompiere o astronauta, e chi, come Jacques Cavallier-belletrud, cresce con la curiosità di sapere cosa succede al di là del muro dell’opificio di Grasse, costeggiato ogni giorno per andare a scuola.
Proprio in questo villaggio della Provenza dove la profumeria è diventata industria vive e lavora il Maître Parfumeur di Louis Vuitton, in quello che dal 2012 è diventato il suo laboratorio e archivio olfattivo: Les Fontaines Parfumées. Il luogo deve il suo nome alla fonte sorgiva La Foux, le cui acque, intrise di scarti di lavorazione delle rose cen- tifolie e dei fiori d’arancio distillati a vapore, finivano a valle emanando effluvi odorosi ed erano per questo usate dagli abitanti come veri profumi. «Siamo a una manciata di chilometri sia dal mare che dalla montagna, l’ambiente ideale perché abbondino fiori e piante di qualità eccellente», racconta Jacques. Figlio d’arte di profumieri da generazioni (la figlia Camille sta seguendo le sue orme), dice che «se si nasce qui il profumo scorre nelle vene insieme al sangue».
Capita che l’intuizione per assemblare i suoi jus nasca passeggiando tra i gelsomini e gli alberi da frutto del giardino, ma più
spesso questo pioniere delle essenze va a procacciarsi gli ingredienti d’elezione agli angoli più disparati del pianeta. Ed è proprio grazie a questi viaggi che l’avventuroso “naso” ha recentemente portato una piccola, grande rivoluzione nella Maison: la creazione del primo profumo maschile.
Non una, ma addirittura cinque proposte ispirate a luoghi lontani, come cartoline preziose intrise di odori. Nouveau Monde è nato in Guatemala durante una sera passata sorseggiando una cioccolata preparata secondo un’antica ricetta Maya, e racchiude sentori di cacao della Costa d’avorio mescolati a oud – la preziosa resina di un albero raro – prodotto in una piantagione del Bangladesh. Orage ruba la freschezza ai temporali che lo hanno sorpreso nelle foreste, con ricordi di legname, muschi e foglie, nobilitati da tocchi di iris e patchouli. Protagoniste di Sul La Route sono le note fruttate degli agrumi della Calabria, la cui golosa acidità viene bilanciata dall’aromatico Balsamo del Perù, che, a dispetto della denominazione, viene coltivato a El Salvador con un metodo che si tramanda inalterato da secoli: la resina si estrae tramite affumicatura incidendo la corteccia degli alberi, e si raccoglie poco per volta imbevendo pezze di cotone. Au Hasard avvolge con il legno di sandalo dello Sri Lanka, punteggiato da semi di ambretta e cardamomo speziato. L’immensité mescola zenzero, pompelmo, ambra grigia e resina di ladano.
«Realizzare un profumo vuol dire riuscire a trovare l’equilibrio perfetto tra razionalità ed emozione», dice Monsieur Cavallier-belletrud. «Mi piace lavorare per contrasti, ricercare il piacere, immaginare che chi lo indossa vada per la sua strada attirando le persone che gli passano vicino. Un po’ come in amore, che non deve mai diventare troppo, altrimenti si rischia di impazzire».
«Oggi gli spot di Light Blue sono famosi, ma quando ho girato il primo, nel 2007, non avevo idea del successo che avrebbe riscosso». Un successo tale da garantire al modello britannico David Gandy, 38 anni, la riconferma per ogni nuova campagna dell’eau de toilette, affiancato dal 2013 dalla collega italiana Bianca Balti. Quest’anno i due top model dagli occhi azzurri come il Mediterraneo (e dal famoso beachwear di un bianco luminoso) vivono un nuovo capitolo a Capri. Protagonista è ovviamente anche la nuova variante olfattiva, Light Blue Italian Zest, che sorprende grazie alla generosa aggiunta di bergamotto. Lo ha creato il maître parfumeur Alberto Morillas, che ha appunto ravvivato il cocktail olfattivo con l’essenza agrumata di Citrus bergamia, frutto tipico della Calabria e simile a una piccola arancia gialla. E poi pompelmo e mandarino siciliano, speziati dall’accordo di pepe e ginepro, più rosmarino e palissandro. In contrasto, vibranti e potenti sul fondo, ci sono incenso e muschi di quercia. Anche il packaging si fa solare: di colore giallo come la scorza del limone, è decorato con i Faraglioni, azzurro cielo sullo sfondo. Buona estate.
L’idea di David McConnell, venditore di Bibbie porta a porta, di incrementare i guadagni omaggiando i clienti con un profumo di sua creazione fa ormai parte della storia americana. E non solo: oggi la Avon, a oltre 130 anni dalla fondazione, resta una delle aziende leader nella vendita diretta di prodotti cosmetici in tutto il mondo. Non stupisce, quindi, il nome della sua ultima eau de toilette, V for Victory, una fragranza legnosa e aromatica racchiusa in una boccetta di vetro blu profondo e dedicato all’uomo sportivo che ama vincere ogni sfida.
Il bouquet si apre con note energiche di mandarino enfatizzate dalla freschezza dell’olio di cedro e, nel fondo, svela un patchouli intenso, che
C’è un fiore dagli eleganti toni bordeaux che in questa stagione colora e profuma i boschi millenari del Parco Nazionale d’abruzzo. Si chiama Cypripedium calceolus, ma è più conosciuto come Scarpetta di Venere, ed è possibile ammirarlo solo tra maggio e giugno. In pratica: è raro e prezioso. Si tratta d’una orchidea dai sentori dolci, ma decisi. «Non va calpestata né raccolta, e durante le passeggiate la si incontra solo se si è molto fortunati», racconta Paride Vitale, creatore del brand Parco 1923 e originario di Pescasseroli. «Ora, grazie a questo profumo, tutti avranno l’occasione di conoscerla».
Il brand sigilla così la sua seconda fragranza, Scarpetta di Venere, in un flacone con inciso il logo dell’orso Bruno Marsicano, simbolo del territorio. Il bouquet è un floreale unisex: in testa il mirtillo selvatico unito alla rosa canina; nel cuore l’orchidea esaltata dal mix di maggiociondolo, giaggiolo e giglio rosso; nel fondo il sentore legnoso del faggio, albero re del Parco.
Il profumo fa anche del bene alla salvaguardia della natura: per ogni flacone venduto viene devoluto un euro a favore della conservazione della flora.