effetto aurora boreale
P20 Pro Huawei: oltre la tripla fotocamera c’è di più (sempre sul retro)
Incantati da schermi sempre più grandi e perfetti, si tende a trascurare quello che c’è sull’altro lato. Eppure anche il b-side degli smartphone cambia, migliora, si abbellisce. Sul retro del nuovo Huawei P20 Pro domina la rivoluzionaria, tripla fotocamera da 40 megapixel realizzata in partnership con Leica. Ma c’è altro a rendere speciale la scocca del nuovo flagship dell’azienda cinese, disponibile in tre diverse colorazioni. La versione twilight, “crepuscolo” in italiano, è un omaggio alla natura e all’arte che ne ha celebrato la bellezza, dal guóhuà cinese all’opera degli impressionisti, nonché una radicale reinterpretazione del colore dell’anno, l’ultraviolet, con un gradiente che passa dal viola al blu, fino al foglia di tè, quella tinta blu-verde simile al ciano tipica dell’architettura d’interni Anni 50 e 60.
«Non siamo semplici designer, ma sognatori»: dopo infiniti prototipi, Joon Suh Kim, Chief Designer Officer di Huawei, è riuscito a riprodurre nelle dimensioni contenute di uno smartphone da 6,1 pollici le meraviglie cromatiche dell’aurora boreale grazie a un sofisticato procedimento ottico di metallizzazione sottovuoto del rivestimento. Il risultato è un’opera d’arte dei nostri giorni, un capolavoro tecnologico ispirato alla natura, che ha fatto il sold out in patria nel giro di poche ore.