GQ (Italy)

piacere mio

- L a birra

In ebraico Noam significa “piacevolez­za”. «Simile al mio nome e perfetto per quello di una birra». Noah Sheikh, 33enne di origini bavaresi, non ha avuto dubbi quando nel 2014 ha ideato Noam Beer, un prodotto che fosse unico ma al tempo stesso popolare, lussuoso nel packaging ma accessibil­e nel prezzo.

Tutto nasce durante la fashion week di Parigi: «Un amico mi ha offerto dello champagne ma io gli ho chiesto una birra; mi ha guardato come un marziano. È in quel momento che ho pensato: la faccio io la birra giusta per la moda!». E non solo, perché dal 2016 Noam è presente sugli scaffali dei bar e degli alberghi più prestigios­i d’europa. Il lancio è avvenuto da Colette a Parigi per poi arrivare al Connaught di Londra, alla Fontelina di Capri, al Volt di Milano. «Non vendiamo solo birra ma un prodotto di lifestyle che strizza l’occhio anche all’arte e al design», sottolinea Sheikh, che si è rivolto a un’azienda del Veronese per il vetro e allo studio Acne per il design. Per questi e altri motivi «è da bere rigorosame­nte dalla bottiglia, senza shakerare». (LA.P.)

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La birra Noam, prodotta e imbottigli­ata a mano in Bavaria, non è pastorizza­ta né filtrata, 5 €. noam.beer

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