Come in fondo al mare
Blu contemplativo, refrigerio avvolgente. Yves Cassar si ispira a un uomo che sta bene anche da solo. Con una sorpresa frizzante
Che odore ha l’adrenalina, quella sensazione che si prova prima di lanciarsi in un’avventura, che stringe lo stomaco e fa schizzare il sangue nelle vene? Yves Cassar, Master Perfumer di IFF (l’americana International Flavors & Fragrances), ha provato a condensare questa energia esplosiva nel nuovo profumo di Abercrombie, First Instinct Blue.
Nasce così un fougère – il francese per “felce”, usato per descrivere i bouquet freschi e amarognoli – che prima dà un brivido con la mela verde ghiacciata mescolata all’essenza di bergamotto e cardamomo, poi si apre con una mescola rinvigorente di lavanda, rosmarino e pepe, per finire con le ipnotiche note di fondo regalate da ambra, fava tonka e legno di sandalo. Il sigillo che lascia sulla pelle è caldo e speziato, decisamente sensuale.
«Volevo creare un profumo che potesse “colorare di blu” i valori fondamentali del marchio», spiega Cassar, «un connubio tra le note frizzanti – esilaranti quasi – e quelle speziate, equilibrato dall’intensità di un’ambra molto avvolgente. È un profumo molto particolare per il modo in cui rilascia la sua freschezza: fino in profondità, in modo davvero coinvolgente. Dà una sensazione di refrigerio, ma non risulta mai gelido o distante».
Una fragranza che tocca le corde più istintive, che rimanda a libertà e spensieratezza. Rispetto al capostipite, First Instinct, realizzato pensando al primo incontro tra due persone e alla scintilla che ne scaturisce, questo secondo profumo è più egoriferito, parla di un uomo audace e sicuro che va per la sua strada a inseguire i propri sogni, con il cielo blu come unico confine. Questo concetto viene sottolineato anche dalle immagini della campagna, che vedono un unico protagonista intento a fissare un punto lontano oltre l’obiettivo, invece della coppia intenta, nella campagna precedente, a scambiarsi sguardi di fuoco.
Anche la boccetta subisce alcune modifiche, abbandonando l’argento siderale per tingersi di un cobalto più meditativo. «Il packaging», continua Yves Cassar, «è una rivisitazione del design pensato da Fabrice Legros di Studio Pi per First Instinct. Il vetro blu scuro aggiunge un elemento di fascino alla superficie increspata della bottiglia rettangolare».
Superficie increspata che ricorda le onde del mare e spezza la rigidità delle linee, mentre la targhetta metallica identificativa richiama quella installata in tutti gli store del marchio a stelle e strisce.