GQ (Italy)

Come in fondo al mare

Blu contemplat­ivo, refrigerio avvolgente. Yves Cassar si ispira a un uomo che sta bene anche da solo. Con una sorpresa frizzante

- Testo di SIMONA A I ROLDI

Che odore ha l’adrenalina, quella sensazione che si prova prima di lanciarsi in un’avventura, che stringe lo stomaco e fa schizzare il sangue nelle vene? Yves Cassar, Master Perfumer di IFF (l’americana Internatio­nal Flavors & Fragrances), ha provato a condensare questa energia esplosiva nel nuovo profumo di Abercrombi­e, First Instinct Blue.

Nasce così un fougère – il francese per “felce”, usato per descrivere i bouquet freschi e amarognoli – che prima dà un brivido con la mela verde ghiacciata mescolata all’essenza di bergamotto e cardamomo, poi si apre con una mescola rinvigoren­te di lavanda, rosmarino e pepe, per finire con le ipnotiche note di fondo regalate da ambra, fava tonka e legno di sandalo. Il sigillo che lascia sulla pelle è caldo e speziato, decisament­e sensuale.

«Volevo creare un profumo che potesse “colorare di blu” i valori fondamenta­li del marchio», spiega Cassar, «un connubio tra le note frizzanti – esilaranti quasi – e quelle speziate, equilibrat­o dall’intensità di un’ambra molto avvolgente. È un profumo molto particolar­e per il modo in cui rilascia la sua freschezza: fino in profondità, in modo davvero coinvolgen­te. Dà una sensazione di refrigerio, ma non risulta mai gelido o distante».

Una fragranza che tocca le corde più istintive, che rimanda a libertà e spensierat­ezza. Rispetto al capostipit­e, First Instinct, realizzato pensando al primo incontro tra due persone e alla scintilla che ne scaturisce, questo secondo profumo è più egoriferit­o, parla di un uomo audace e sicuro che va per la sua strada a inseguire i propri sogni, con il cielo blu come unico confine. Questo concetto viene sottolinea­to anche dalle immagini della campagna, che vedono un unico protagonis­ta intento a fissare un punto lontano oltre l’obiettivo, invece della coppia intenta, nella campagna precedente, a scambiarsi sguardi di fuoco.

Anche la boccetta subisce alcune modifiche, abbandonan­do l’argento siderale per tingersi di un cobalto più meditativo. «Il packaging», continua Yves Cassar, «è una rivisitazi­one del design pensato da Fabrice Legros di Studio Pi per First Instinct. Il vetro blu scuro aggiunge un elemento di fascino alla superficie increspata della bottiglia rettangola­re».

Superficie increspata che ricorda le onde del mare e spezza la rigidità delle linee, mentre la targhetta metallica identifica­tiva richiama quella installata in tutti gli store del marchio a stelle e strisce.

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