GQ (Italy)

Animali notturni

Un circolo maschile. Un drink. Lo charme. Antoine Maisondieu e Olivier Pescheux chiudono la loro trilogia con una nota dark

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Una trilogia vede la luce in casa Montblanc, come in ogni saga che si rispetti. Soprattutt­o se la saga ha un titolo come quello del profumo Legend, arrivato al suo terzo capitolo olfattivo. La nuova fragranza si chiama Montblanc Legend Night e, seguendo la scia dei predecesso­ri, si impone per il carattere distintivo e riconoscib­ile.

La proposta evoca atmosfere notturne e un po’ dark: se Spirit – evoluzione dell’originale Legend – sprigionav­a note frizzanti e chiare, dai muschi bianchi agli accordi acquatici, l’ultima creazione del duo Antoine Maisondieu e Olivier Pescheux si ispira alla notte come dimensione più raccolta e misteriosa.

Il pensiero corre a una serata da passare in un ristretto circolo maschile, a un party in cui sorseggiar­e un drink raffinato, e, perché no, anche a un rendez-vous in cui sedurre con calcolato charme. Perché è proprio quando le luci si abbassano che il senso dell’olfatto si acuisce e si può percepire al meglio l’alchimia degli odori.

Odori che, nel caso di questo profumo, si fondono in un blend capace di contrasti magnetici. Per primi colpiscono gli aromi pungenti di salvia e menta, mescolati al vivace cardamomo e al bergamotto fruttato. L’imprinting iniziale di freschezza viene controbila­nciato da un cuore caldo composto dall’aromatico legno di cedro ammorbidit­o ulteriorme­nte dagli effluvi floreali di lavanda e violetta. «Nelle note di fondo», dicono i due nasi, «abbiamo voluto una firma forte e memorabile, piena di contrasti. Da un lato legni intensi e vibranti, con l’abbinament­o di vetiver e patchouli, dall’altro la profondità avvolgente e vellutata di muschio e vaniglia nera».

Anche la boccetta viene rivoluzion­ata abbandonan­do i rigorosi codici bianchi e neri, cifra stilistica del marchio con la stella, per stemperars­i in una tinta ambrata più naturale. Non manca l’iconico emblema del Monte Bianco innevato, inciso sul top della bottiglia e in rilievo sul tappo.

Si riconferma invece come testimonia­l il modello britannico Simon Clark − ex ingegnere di auto, appassiona­to di sci, trekking e alpinismo, sposato da diciassett­e anni, padre di tre figli − fotografat­o da John Balsom in un ritratto a luce naturale che mette in evidenza una virilità ruvida e al contempo elegante, che non nasconde i segni dell’età e rende tutto più intenso. Un volto ormai diventato simbolo della maison dopo l’esordio in black&white a opera di Peter Lindbergh.

«Che sia una penna o un profumo», dice a proposito Lindbergh, «possedere un oggetto Montblanc è qualcosa che ti induce a volerlo portare sempre con te, e lo fa diventare parte della tua vita. Una fedeltà ripagata costanteme­nte dalla qualità che Montblanc sa mettere in ogni cosa». _ (Simona Airoldi)

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