Alchimie in mood newyorkese
Smonta, rimonta, crea: Chad Murawczyk lavora come un designer. Partendo da una scenografia
Su quegli stessi marciapiedi Andy Warhol si vedeva con Basquiat. E nella via parallela viveva David Bowie. Perciò quando si è trovato a cercare la prima vera vetrina per MIN New York, nel 2008 e in piena recessione, Chad Murawczyk ha scelto di investire in Crosby Street, a Soho. Era già al lavoro da nove anni, bisognava fare il salto. Il suo pensiero: «Una vita ben vissuta è una collezione di bei momenti». E ancora: «Il tempo è il nostro unico vero patrimonio; come lo spendiamo dovrebbe motivarci a prendere la decisione migliore».
Passare qualche ora nel suo flagship store, un luogo che potrebbe trasformarsi facilmente in uno speakeasy, accolti da divano in cuoio, tra libri, prodotti altrimenti introvabili per il grooming e file di flaconi total black, è già un modo interessante di passare del tempo: si può prenotare un Bespoke Fragrance Flight (40 minuti, 250 $), una seduta di domande e respiri per scoprire The One, la fragranza più adatta a sé.
Murawczyk si definisce un designer, prima che profumiere. «Stabilisco un tema e l’emozione che deve suscitare». Come fanno i registi e gli architetti. «Decido quale sarà la scena e gli eventi che vi si svolgeranno, e quindi il finale». Riconoscere gli odori e metterli in ordine è un esercizio che ha iniziato a praticare al college. Qualunque fosse l’ambiente in cui si trovava, Murawczyk iniziava a “sezionare” gli odori nell’aria. «Il mondo è fatto di miscele di profumi: se capisci come sono costruite, hai la chiave per costruirne di nuove. Solo tue». Il risultato è una linea di fragranze che attira uomini da ogni dove. I più fortunati, che possono sperimentare di persona. Per tutti gli altri c’è la Rete: le sue Scent Stories sono disponibili anche in Discovery Set, con “assaggi” dei vari capitoli olfattivi. _ (Marla Tarta)