Stanlio, Ollio e la carica dei 106
Tanti i film girati assieme in 30 anni di sodalizio. E ora c’è il biopic, in anteprima al London Film Festival
C’è un filmato che gira in rete, una di quelle riprese casalinghe che si facevano una volta, saltellanti, prive di montaggio, senza audio: il luogo è la casa della figlia di Stan Laurel, Lois; l’anno, forse, il 1956. Oliver Hardy è largo la metà del suo solito, ha già avuto problemi di cuore. Stan Laurel ha una delle sue cravatte corte e monelle. Però scherzano assieme, rifanno le gag note. Hanno girato 106 film in coppia, dal 1921 al 1951. E sono amici fraterni, nonostante uno ami il golf (Oliver Norvell Hardy) e l’altro la pesca (Arthur Stanley Jefferson), e poco altro li accomuni, a parte il lavoro e la tendenza a mettersi nei pasticci con le donne. Hardy, americano, si sposò tre volte; Laurel, di origini britanniche, otto (con solo quattro donne, ma continui inciampi nella bigamia).
Il loro sodalizio – cominciato a causa di un cosciotto di agnello con cui Hardy si scotta, incidente che procura un ingaggio a Laurel – rivive in Stan & Ollie, il film di Jon S. Baird con Steve Coogan che fa Stanlio e John C. Reilly nei panni di Ollio, su una sceneggiatura scritta da Jeff Pope ( Philomena), che li racconta nel corso di un tour per la Gran Bretagna nel 1953. Una somiglianza impressionante, è stato scritto ovunque quando è apparsa la prima foto ufficiale dal set. Il resto si vedrà il 21 ottobre, giorno di chiusura del BFI London Film Festival e dell’anteprima del film, che sarà nelle sale nel 2019. Nell’attesa ci sono i video conservati, e visibili on line, di Laurel & Hardy, il sito ufficiale ( laurel-and-hardy.com), quelli che trasmetteva la televisione italiana ( raiplay.it) e la raccolta di dvd Laurel & Hardy: The Essential Collection (in vendita su Amazon). .