DUE NUOVE LEVE SOPRA I MARI
Con il Custom Line 120’ e il Ferretti 670, i cantieri romagnoli festeggiano il 50esimo anniversario tenendo la barra a dritta sul lusso
Non solo cinema: il mese scorso, le più belle imbarcazioni del mondo hanno sfilato a Cannes per presentarsi ai futuri armatori e alla stampa. Tra i protagonisti della kermesse francese, due modelli del Gruppo Ferretti, realtà iconica del panorama nautico internazionale (guidato dall’avvocato Alberto Galassi, comprende i marchi Ferretti Yachts, Riva, Pershing, Itama, Mochi Craft, CRN, Custom Line e, a breve, forse Wally Yachts, anche se l’acquisizione è in fase di negoziazione): si tratta del Custom Line 120’ e del Ferretti 670, imbarcazioni differenti nella destinazione d’uso, ma entrambe figlie della stessa filosofia produttiva, da sempre tesa a realizzare yacht inconfondibili nello stile e inimitabili nella qualità dei materiali e nella tenuta di mare. Il Custom Line 120’ è il nuovo nato della serie planante (e il primo firmato Francesco Paszkowski Design) e irrompe sulla scena con un design aggressivo e filante e con una forte personalità, grazie all’incontro degli stilemi dell’automotive con quelli dell’architettura residenziale. Luminosissimo, extra lusso (4 cabine ospiti più suite padronale di oltre 35 mq, dressing room separata, bagno con doppi servizi), veloce (raggiunge i 25 nodi) e autonomo (1.100 miglia a 11 nodi), il superyacht di oltre 38 metri soddisfa sia gli armatori sportivi che quelli più classici e attenti alla privacy (il flybridge con vasca idromassaggio, per esempio, può essere riparato con un bimini a scomparsa).
Il Ferretti 670 (20,24 metri) è, invece, la barca delle celebrazioni, varata per festeggiare il 50esimo compleanno del cantiere Ferretti Yachts e accolta con grande entusiasmo: è la prima a portare la firma dell’architetto Filippo Salvetti ( negli esterni) e presenta soluzioni tipiche di imbarcazioni di taglia maggiore, cominciando dalla possibilità di scegliere tra diversi layout, colori e configurazioni. Rigorosa, moderna e sportiva, ha un generoso fly modulabile (aperto, con rollbar o in versione hard top), zona living di prua e spiaggetta di poppa. Equipaggiato con 2 Man da 1.200 mhp, raggiunge i 32 nodi e vanta strumentazione integrata Naviop-simrad e timoneria elettroidraulica (che può essere completata con joystick). Per gli interni non c’è che l’imbarazzo della scelta, cominciando dal layout a 3 o a 4 cabine e dalla palette
− − di colori (chiara o scura). La prima unità è caratterizzata da essenze pregiate opache e lucide, elementi in metallo, vetro e bronzo e da pezzi di design.