CHI FA GIRARE LE LANCETTE DEL SWISS MADE
Un solo Paese ospita la maggioranza dell’industria degli orologi. Ecco una nuova generazione di Ceo che rilancia l ’ idea di manifattura nell’era digitale
PIAGET 1 . C HABI N OURI
Dall’aprile 2017, Chabi Nouri è diventata la prima Ceo donna nel settore dell’orologeria e della gioielleria. La sua mission: «Modernizzare e ringiovanire il nuovo posizionamento e gli obiettivi del brand» . Dopo essersi dimostrata a proprio agio con la tecnologia, al pari dei suoi colleghi uomini, Chabi Nouri ha lanciato la piattaforma di e- commerce di Piaget negli Stati Uniti e ha deciso di rendere il brand disponibile anche sul noto sito di moda maschile Mr Porter, dove ora è possibile acquistare i modelli Polo e Altiplano. Non solo. Quando sono stati fotografati sul red carpet degli Academy Awards 2018, Tom Holland, Spider-man in Avengers: Infinity War, e Oscar Isaac, protagonista di Star Wars, indossavano entrambi orologi Piaget: un altro esempio di come questa wonder woman dell’orologeria stia rafforzando l’immagine del marchio agli occhi dei millennial appassionati di supereroi.
ULYSSE N ARDIN 2. P ATRICK P RUNIAUX
I grandi Ceo non sono tutti uguali. Forgiato tra i fuochi del colosso mondiale degli alcolici Diageo, lo scalatore dell’industria del lusso Patrick Pruniaux si è fatto le ossa nella divisione vini e alcolici del gruppo LVMH, prima che nove anni alla TAG Heuer lo innalzassero fino alla posizione di vicepresidente del settore vendite. Nel 2014, Apple lo strappò a TAG Heuer per il lancio del suo primo smartwatch. Compiu-
ta la missione, l’occasione di assumere il comando di Ulysse Nardin si dimostrò così allettante da convincere Pruniaux a tornare in Svizzera, nel 2017. Appassionato di immersioni e di sci fuoripista, praticante di krav maga, Pruniaux è l’atletica incarnazione del super Ceo alpha: «Fa parte di una nuova generazione di manager trasparenti e informali», ha dichiarato al New York Times Jean- Christophe Babin, superiore di Pruniaux alla TAG Heuer e attuale amministratore delegato di Bulgari. Il Diver Deep Dive, modello dalle ambiziose dimensioni e rispondente alle richieste del mercato, lanciato al Sihh (Salone Internazionale dell’alta Orologeria) 2018, suggerisce che il super Ceo fresco di Silicon Valley stia già guidando il nuovo corso del marchio verso il successo commerciale.
IWC 3. C HRISTOPH G RAINGER- HERR
Nel marzo 2018, IWC ha lanciato una campagna pubblicitaria multichannel a livello mondiale con la presenza di Bradley Cooper: per anni gli eventi media organizzati dal brand avevano visto sfilare davanti alla stampa diverse star dello showbiz, ma questa è stata la prima volta che IWC ha messo in piedi una grossa campagna con un solo testimonial. «Questo è sempre stato uno strumento chiave per dare significato ai prodotti di lusso», dichiara Grainger- Herr, anche lui dotato di un bell’aspetto hollywoodiano. «I testimonial di un brand diventano modelli da imitare e rappresentano una garanzia del valore del marchio. Non lavoriamo con i personaggi famosi in quanto tali, o con gli influencer perché hanno molti follower. Lavoriamo con persone attive e sicure di loro stesse, pronte ad affrontare nuove sfide». IWC è stata tra le prime aziende di orologeria a utilizzare i social e ad aver introdotto l’e- commerce sul proprio sito web, cosa che permette tra l’altro ai clienti di configurare il proprio cronografo Ingenieur personalizzato.
ZENITH 4. J ULIEN T ORNARE
All’inizio dell’anno scorso, Zenith era un’azienda di orologeria in crisi d’identità. Nel 2012 aveva messo a segno un bel successo di marketing mettendo il suo modello più famoso, El Primero, al polso del paracadutista e basejumper Felix Baumgartner: otto milioni di appassionati di Youtube guardarono in streaming lo spericolato austriaco lanciarsi verso la Terra da un pallone riempito di elio, posto nella stratosfera a un’altezza di 39 km. Nei mesi successivi il video dell’impresa realizzò altri milioni di visualizzazioni. Questa trovata proiettò Zenith fuori dall’oscurità e vicina a chiunque indossasse un orologio. Eppure, la mancanza di continuità e di una strategia a lungo termine ha portato a un ristagno delle vendite e alla «consensuale separazione» dal Ceo Aldo Magada. È intervenuto allora il capo della dinamicissima LVMH (la società madre di Zenith) e di fatto leader dei super Ceo, Jean- Claude Biver: nel giro di tre mesi ha nominato Julien Tornare, a lungo managing director di Vacheron Constantin, successore di Magada. Subito concentrato sui millennial, nell’estate del 2017 Tornare e Biver hanno firmato un contratto con George Bamford, noto per i suoi orologi customizzati. Perché? Tornare ha risposto alla domanda sul sito della società di marketing Luxury Society: «La customizzazione è parte del nostro mondo. Tutti vogliono oggetti personalizzati. Se non glieli dai, significa che non stai andando avanti». Da allora, Tornare ha assunto come testimonial il producer di hip-hop Swizz Beatz e ha creato una partnership con il prestigioso produttore di sigari Cohiba.
OMEGA 5. R AYNALD A ESCHLIMANN
Fedele al gruppo Swatch per oltre vent’anni, Raynald Aeschlimann ha lavorato per Longines e Blancpain prima che, nel 2016, gli venisse offerto il timone di Omega. Qui, dopo aver gestito l’apertura della nuova sede di Bienne progettata da Shigeru Ban, Aeschlimann ora corre da una riunione all’altra su una bicicletta elettrica pieghevole che tiene sempre accanto alla scrivania. La sua azienda è seconda dietro Rolex nella fascia di prezzo tra i 7.000 e i 18.000 dollari, e Aeschlimann non ha mai fatto mistero di voler superare il Submariner. Un traguardo per il quale, come sa bene, è necessario conquistare gli yuppies: «La generazione dei millennial ama possedere proprio come quelle che l’hanno preceduta, forse anche di più, ma è più concentrata sui beni “concreti”», sostiene. «Non considera semplicemente un quartz o uno smartwatch come ovvia sostituzione di un orologio meccanico. Piuttosto, tende a considerarli degli oggetti diversi». Con il mirino puntato su questa clientela giovane, Aeschlimann ha sposato la filosofia dell’e- commerce e ha creato una campagna marketing multigenerazionale, ingaggiando le modelle Cindy Crawford e Kaia Gerber, madre e figlia. È perfino diventato il primo Ceo a lanciare una special edition attraverso i social: promosso con l’hashtag # Speedytuesday, etichetta usata dagli ammiratori del Moonwatch di Omega, il reverse Speedy Tuesday è stato limitato a 2012 esemplari. Si dice siano andati sold out in quattro ore.
AUDEMARS P IGUET E G IRARD- PERREGAUX 6 . FRANÇOIS- HENRY BENNAHMIAS
«La chiave è l’emozione», sostiene l’esuberante maestro di cerimonie di Audemars Piguet. «La ragione per cui le persone cercano esperienze uniche è che vogliono sentirsi vive. I nostri orologi offrono proprio questo: racchiudono le emozioni di chi li ha costruiti ed esprimono quelle di chi li indossa». Ceo di Audemars Piguet dal 2013, Bennahmias ha trovato