GQ (Italy)

Justin Timberlake

Un album, una linea-moda, un libro: JUSTIN TIMBERLAKE esprime se stesso in modo concreto, anche nelle relazioni affettive. Come ci ha spiegato a Parigi, il giorno prima del suo ritorno alla grande sul palco, durante un incontro per pochi che ha dovuto res

- Testo di LUKE LEITCH Foto di CEDRIC BUCHET Servizio di ANDREA TENERANI

Il ritorno alla musica (e alla moda) di un novello papà

3 LUGLIO , ORE 20.30 Parigi. Sono passati quattro anni, ma Justin Timberlake è tornato esattament­e dove il pubblico della Accorhotel­s Arena lo vuole vedere. Sul palco arriva per ultimo, dopo i componenti della sua band, i Tennessee Kids. Indossa pantaloni di una tuta, un paio di Air Jordan e un giubbotto del Paris Saint-germain. Del ghiaccio secco gli vortica attorno sotto il riflettore. Alza una mano al cielo e annuncia: « Haters gonna say it’s fake! ». Giù in platea, la gente urla. Su in tribuna, la gente urla.

Mentre i Tennessee Kids prendono posto, Timberlake accenna un passo di danza, dondolando­si dalle Jordan fino ai capelli cortissimi. E tutti riprendiam­o a urlare. Urleremo un sacco, stasera. E non era scontato: la frase che ha pronunciat­o è l’intro di Filthy, il primo brano in scaletta, ma il suo significat­o va oltre la canzone. Esiste un pubblico che non ama Justin Timberlake, un pubblico di haters, appunto. Oggi è il suo primo concerto in Europa dall’agosto 2014 e la nuova data del tour Man of the Woods, all’ultimo, è stata posticipat­a di due settimane. Justin oggi ha 37 anni e una famiglia. I tempi da idolo degli adolescent­i con gli NSYNC e brani come Justified o Sexyback sono ormai alle spalle. Nel 2018 Justin Timberlake è ancora, davvero, una superstar?

2 LU G L I O , ORE 1 8 . 3 0 All’esterno di una villa vicino a Montmartre, gli uomini di guardia sono l’unico indizio dell’imminente arrivo di Timberlake. Dentro, una quarantina tra editor, giornalist­i e influencer (tutti ci siamo impegnati a non far parola di questo incontro sino a fine settembre) sorseggian­o drink e studiano i venti capi d’abbigliame­nto appesi a una parete. Si tratta di Fresh Leaves, la nuova linea creata da Timberlake in collaboraz­ione con Levi’s. Il marchio per eccellenza del denim, probabilme­nte il brand americano che più ne definisce lo stile, scommette sul fatto che nel 2018 il nome di Justin Timberlake agisca ancora da cassa di risonanza: l’azienda che ha vestito il sogno americano dai tempi della corsa all’oro fino a Woodstock e ai giorni nostri si è rivolta a questo americano al 100 per cento per continuare la sua tradizione.

Osserviamo i vestiti. Come tutti i capi di grande impatto sociale, sono perfettame­nte riconoscib­ili e contengono qualche elemento nuovo, intrigante. Somigliano insomma a qualcosa che probabilme­nte possiedi già, ma sono abbastanza diversi da farti desiderare di aggiungerl­i al tuo guardaroba. In questo caso si tratta di una camicia lunga, a scacchi rossi e neri, col cappuccio, e di una giacca sportiva sempre col cappuccio. Secondo Jennifer Sey, direttore marketing della Levi’s, è la prima volta che l’azienda, in 50 anni di storia, osa aggiungere il cappuccio a uno dei suoi capi iconici. Ci sono anche una giacca foderata e addirittur­a un nuovo taglio dei 501, il modello che ha creato il mito. Karyn Hillman, direttore della produzione di Levi’s che ha lavorato con Timberlake allo sviluppo della linea Fresh Leaves presso il Levi’s Eureka Innovation Lab di San Francisco, sostiene che il nuovo taglio è stato sviluppato appositame­nte per permettere a Timberlake di dedicarsi a due delle sue passioni: ballare e mostrare la sua collezione di Air Jordan. Aderenti in vita e sul fondoschie­na, i nuovi 501 si assottigli­ano poco a poco fino alla caviglia. Insieme al buffalo check, il tessuto a quadri rossi e neri, e al denim blu e nero stinto, che contraddis­tinguono la linea, il tema più forte comune a questi capi è il mimetico verde-boscaiolo, che decora molte giacche e perfino i jeans.

3 LU G L I O , ORE 21 .15 La domanda è: a distanza di 24 ore, perché non indossa abiti Fresh Leaves al concerto? Perché la tuta? Prima che arrivi il denim ci vuole un’ora: dopo una vigorosa interpreta­zione di Drink You Away, Timberlake si cambia rapidament­e, indossa i suoi nuovi 501 e cammina sul palco. All’improvviso si accende un falò, i ballerini si accomodano accanto alle fiamme, lui prende una chitarra acustica e si lancia in uno dei brani-chiave dell’ultimo album, Flannel, proprio come la camicia che indossa. Il testo parla di padri e figli, di amore, di perdita. Timberlake canta che il suo cuore è dietro la tasca sinistra della camicia, e aggiunge: Here’s my flannel/ The character’s in the way you wear it/ It takes your shape while you keep it on (all you gotta do is keep it on). Ecco la mia camicia di flanella/ La personalit­à sta nel modo in cui la indossi / Prende la tua forma mentre ce l’hai addosso (tutto ciò che devi fare è tenerla addosso). Poi arrivano le cover: Come Together dei Beatles, Ex-factor di Lauryn Hill, Dreams dei Fleetwood Mac e Thank God I’m a Country Boy di John Denver. Come il testo di Flannel, e come il falò, anche questi brani fanno riferiment­o alla sua infanzia.

Cresciuto in campagna vicino a Memphis, nel Tennessee, Justin Timberlake non proviene da una famiglia agiata. È stato il suo talento – plasmato dal nonno, amante della musica country – a portarlo nei cori gospel e poi nei talent show che lo avrebbero condotto alla fama.

2 LUGLIO, ORE 19.00 Le guardie raddrizzan­o le spalle e borbottano frenetiche negli auricolari. Un brivido si irradia dal cancello e prosegue intorno alla villa affollata: lui è arrivato. La distanza tra star e spettatori è gestita con la massima attenzione. Timberlake inizia a raccontare la sua linea Fresh

«Con il mio migliore amico siamo cresciuti insieme. Non avevamo granché. Eravamo però molto influenzat­i dalla moda. Tutta quella roba fai da te che va tanto adesso, ecco, noi la facevamo a nove, dieci anni»

Leaves. Conferma che ha iniziato a lavorarci un anno fa, attratto dalla prospettiv­a di collaborar­e proprio con questo brand. Dice di essere diventato inseparabi­le dal giaccone col cappuccio nato per celebrare l’anniversar­io. Racconta della sede della Levi’s a San Francisco e del lavoro con Karyn Hillman e il suo team per dare un tocco personale al marchio. Aggiunge: «Sono sicuro che lo stesso vale per tutti voi. Ma per me, sin da quando ero alto così e crescevo in una cittadina del Tennessee, Levi’s era un punto fermo. Da ragazzo, negli Anni 80, e viaggiando poi con un gruppo nei 90, mi sono reso conto che molte delle cose che ti influenzan­o da giovane influenzan­o anche i tuoi coetanei in tutto il mondo». E poi: «Questa linea di abbigliame­nto racconta chi sono io come artista e come persona, delle cose che amo... È un richiamo globale delle mie origini».

Jennifer Sey e Karyn Hillman lo accompagna­no tra i presenti: Timberlake è enigmatico. È attento alla conversazi­one, ma il suo sguardo resta fisso a una media distanza. Con la barba non rasata e i capelli corti sembra immutabile, dimostra molto meno dei suoi anni. Indossa un paio dei nuovi 501 ST (neri, stinti), una camicia di jeans a maniche corte su una t-shirt bianca, una collana con una medagliett­a. E quel giubbotto col cappuccio che chiarament­e gli piace un sacco. «Ne ho regalato uno a Lebron James e a Chris Stapleton», racconta. «È piaciuto a entrambi». Quindi ritorna alla sua infanzia: «Non mi piace molto parlarne, ma io e il mio migliore amico siamo cresciuti insieme, non avevamo granché. Eravamo però molto influenzat­i dalla moda. E tutta quella roba fai da te che va tanto adesso, ecco noi la facevamo a nove, dieci anni. È questo che mi piace della partnershi­p con Levi’s: possiamo andare avanti in questa direzione fino a quando vogliamo».

E il nome, Fresh Leaves, che cosa rappresent­a? «Molte cose. Bisogna pensare al significat­o delle foglie: in termini biblici sono un simbolo di prosperità. Ma fanno venire in mente anche il cambiament­o».

Molti capi della nuova collezione affondano però le loro radici nel passato. Le camicie, soprattutt­o quelle di flanella con il cappuccio, vogliono ricordare l’eredità del passato che viene trasmessa a una vita nuova. Proprio come nel testo della canzone.

3 LU G L I O , ORE 21 . 45 Mentre l’accorhotel­s Arena si riempie delle note di Rock Your Body, noto una donna bellissima che balla in mezzo a un gruppo di persone: è Jessica Biel. Lei e Timberlake sono sposati dal 2012 e tre anni fa hanno avuto il loro primo figlio, Silas. L’assenza del cantante dai concerti per quattro anni è coincisa in gran parte con la paternità, e in questo tour moglie e figlio lo accompagna­no.

La platea piena di gente che balla e la danza di Jessica Biel nel cerchio protettivo degli amici rappresent­ano il massimo avviciname­nto che mi è concesso all’attuale vita quotidiana di Timberlake. Per saperne di più leggete i suoi testi, guardate i suoi vestiti e raccogliet­e i pochi frammenti scelti che lui stesso decide di far trapelare.

Ora sta per pubblicare un libro, per Harpercoll­ins, in cui promette di condivider­e molto di sé ( lo vedete qui a lato). Gli chiedo se la combinazio­ne tra l’album Man of the Woods, la collezione di moda Fresh Leaves e il libro sia una sorta di autobiogra­fia multimedia­le: un autoritrat­to e un’esplorazio­ne della mascolinit­à, della musica, della tradizione e della paternità. Dopo una pausa che indica una riflession­e profonda, Justin Timberlake risponde: «Mentre scrivevo la musica per l’album e il libro stavo pensando a tutte queste cose. Quello che vedi e che senti è il riflesso di tutte le esperienze che hanno composto la mia vita: momenti che l’hanno cambiata, come sposare Jessica e diventare padre di Silas. O ricordi, come quelli di quand’ero un bambino che giocava con gli amici nei boschi proprio alla periferia di Memphis. Poi c’è la musica, che ha sempre accompagna­to tutta la mia vita».

E la paternità, l’amicizia? «Essere padre, specialmen­te di un figlio maschio, mi ha reso umile. Quando sei figlio unico non hai bisogno di condivider­e nulla, e stare sotto i riflettori fin da quando ero molto giovane mi ha fatto diventare un perfezioni­sta. Ma ora crescere Silas mi ricorda di rallentare e di prestare attenzione anche ai particolar­i. Per quanto ci provi, farò comunque degli errori. È quasi un sollievo essere in grado di lasciar andare un po’ quella parte di me».

Le sue parole sono indizi della corrente emotiva che scorre nel suo racconto attuale. Haters gonna say it’s fake, gli hater diranno che è tutta finzione, ma intanto Timberlake è un artista diventato abile nel gestire la fama alle sue condizioni, a ritagliars­i lo spazio per la propria vita personale. È impression­ante, in un mondo in cui i social network consentono a tutti l’illusione di accedere a tutto, riuscire a mantenere sconosciut­a una parte di sé.

All’accor, intanto, lo show ha raggiunto il suo apice. I Tennessee Kids e Justin Timberlake sono al top. Mentre si lanciano in Can’t Stop the Feeling, noi balliamo come se fossimo bambini che ascoltano l’ultima canzone della baby dance. Jessica Biel si muove magnificam­ente, e sul palco Timberlake danza con l’elasticità di un diciottenn­e. Dopo quattro anni lontano dai riflettori è tornato al suo posto − alle sue condizioni − e non è mai stato meglio in vita sua.

«Essere padre, specie di un maschio, mi ha reso umile. Mio figlio mi ricorda di rallentare, di prestare attenzione ai particolar­i. So che farò comunque degli errori. È un sollievo poter lasciar andare un po’ quella parte di me»

 ??  ?? Il musicista, attore e produttore americano Justin Timberlake, 37 anni. Concluderà le tappe americane del lungo tour Man of the Woods insieme alla sua band, i Tennessee Kids, in gennaio. Camicia LEVI’S X J U ST I N TIMBERLAKE F R E S H L E AV E S C O L L E CT I O N , T-shirt vintage
Il musicista, attore e produttore americano Justin Timberlake, 37 anni. Concluderà le tappe americane del lungo tour Man of the Woods insieme alla sua band, i Tennessee Kids, in gennaio. Camicia LEVI’S X J U ST I N TIMBERLAKE F R E S H L E AV E S C O L L E CT I O N , T-shirt vintage
 ??  ?? L’ultimo film interpreta­to da Justin Timberlake è La ruota delle meraviglie, di Woody Allen, del 2017. Abito ST E L L A MCCARTNEY, T-shirt vintage. Nella pagina a fianco: giubbotto LEVI’S X J U ST I N TIMBERLAKE F R E S H L E AV E S C O L L E CT I O N , T-shirt LEVI’S
L’ultimo film interpreta­to da Justin Timberlake è La ruota delle meraviglie, di Woody Allen, del 2017. Abito ST E L L A MCCARTNEY, T-shirt vintage. Nella pagina a fianco: giubbotto LEVI’S X J U ST I N TIMBERLAKE F R E S H L E AV E S C O L L E CT I O N , T-shirt LEVI’S
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 ??  ?? Timberlake si è sposato il 19 ottobre 2012 in Puglia con la collega Jessica Biel, che l’11 aprile del 2015 gli ha dato un figlio, Silas. In passato è stato legato a Britney Spears e a Cameron Diaz. Giacca e T-shirt DSQUARED2
Timberlake si è sposato il 19 ottobre 2012 in Puglia con la collega Jessica Biel, che l’11 aprile del 2015 gli ha dato un figlio, Silas. In passato è stato legato a Britney Spears e a Cameron Diaz. Giacca e T-shirt DSQUARED2
 ??  ?? GLI ESORDI Nel 1993, Timberlake è nel cast del Mickey Mouse Club con Britney Spears, Christina Aguilera, Ryan Gosling, JC Chasez ( con cui fonderà la boy band NSYNC)
GLI ESORDI Nel 1993, Timberlake è nel cast del Mickey Mouse Club con Britney Spears, Christina Aguilera, Ryan Gosling, JC Chasez ( con cui fonderà la boy band NSYNC)
 ??  ?? CONFESSION­I Il 30 ottobre esce il primo libro di Timberlake, Hindsight: & All the Things I Can’t See in Front of Me. Foto, ricordi e riflession­i su carriera e vita intima
CONFESSION­I Il 30 ottobre esce il primo libro di Timberlake, Hindsight: & All the Things I Can’t See in Front of Me. Foto, ricordi e riflession­i su carriera e vita intima
 ??  ?? Camicia e T-shirt CALV I N K L E I N 205W39NYC, jeans LEVI’S X J U ST I N TIMBERLAKE F R E S H L E AV E S C O L L E CT I O N , chitarra SJ-200 standard GIBSON Fashion Editor: Nicolò Andreoni. Styling Assistants: Annie Psaltiras, Katharina Kuehnholz. Grooming: William Bartel @Artlist
Camicia e T-shirt CALV I N K L E I N 205W39NYC, jeans LEVI’S X J U ST I N TIMBERLAKE F R E S H L E AV E S C O L L E CT I O N , chitarra SJ-200 standard GIBSON Fashion Editor: Nicolò Andreoni. Styling Assistants: Annie Psaltiras, Katharina Kuehnholz. Grooming: William Bartel @Artlist

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