GQ (Italy)

SWING DA BRIVIDI

Tra le Alpi svizzere con l’irlandese Mcilroy. Un ragazzo di polso e da Ryder Cup

- Testo di MICOL BOZ I N O RESMINI

Rory Mcilroy fresco della vittoria della Ryder Cup ha accettato la sfida contro tre promettent­i golfisti svizzeri under 16 in un duello diretto sulle vette dello Jungfrau.

Al polso, mentre mandava le palle in buca da una distanza di circa 30 metri, un Omega Seamaster Profession­al Diver 300M con cassa in acciaio da 42 mm, quadrante in ceramica spazzolato e movimento automatico Master Chronomete­r 8800, visibile attraverso il vetro zaffiro sul fondello con bordo a onde.

Una sfida che non gli è valsa la vittoria, ma che ha permesso al ventinoven­ne stella del golf nordirland­ese, quattro volte campione di un Major, di riflettere anche sul valore delle sconfitte.

Ha raccolto molti successi. Invece quando le cose non vanno come avrebbe sperato? «Nel golf devi sempre essere ottimista: devi vedere il quadro generale e, anche quando non hai avuto una buona settimana, cercare gli aspetti positivi e ricordare che anche i momenti difficili sono importanti, perché ti insegnano su cosa devi lavorare per migliorart­i per il torneo successivo. La cosa bella del golf è che c’è sempre “la prossima settimana e il prossimo torneo”. Ci sono gare in continuazi­one: non devi aspettare chissà quanto tempo per prenderti la tua rivincita e questo rende molto più facile affrontare una sconfitta».

Cosa la spinge a lavorare sodo? «Il fatto di sapere che, se lavoro duro e faccio tutto ciò che è giusto, posso essere il migliore. Non credo che tutti abbiano un’opportunit­à così unica e credo sia giusto coglierla. Quando finirà la mia carriera voglio poter dire di aver fatto del mio meglio».

Qual è stato il momento più importante della sua carriera? « Quando sono diventato profession­ista. Avevo solo 18 anni e non sapevo bene cosa stesse succedendo, ma ricordo esattament­e il giorno: era il 17 settembre del 2007. In un istante sono passato dall’essere una promessa del golf a dover crescere in fretta».

Cosa le piace fare quando non è impegnato a giocare a golf? «Anche se il mio lavoro mi porta spesso in giro per il mondo, mi piace viaggiare. Credo che questo sia il modo migliore per aprire i miei orizzonti: sperimenta­re cose nuove».

Qual è il suo talento nascosto? «Ho appena imparato a fare il giocoliere. Qualcuno mi ha detto che è molto utile per stimolare entrambi gli emisferi del cervello. Aiuta contempora­neamente a concentrar­si e a rilassarsi, così adesso mi alleno ogni giorno per 5/10 minuti a lanciare e riprendere palline in aria».

In Italia il golf è ancora percepito come uno sport elitario: cosa si potrebbe fare per cambiare le cose? «Anche in Italia, il golf dovrebbe essere più accessibil­e. In Inghilterr­a e Irlanda è molto più popolare perché non devi far parte di club esclusivi per praticarlo. Inoltre bisognereb­be coinvolger­e i bambini già a scuola. Poi credo che aiuti anche vedere qualche grande campione italiano come Francesco Molinari».

La moda è fatta di cicli altalenant­i e talvolta imprevedib­ili, ma se c’è un marchio sul quale vale la pena scommetter­e per i prossimi mesi, questo è sicurament­e Emporio Armani. Nata nel 1981, la linea pensata da Giorgio Armani è stata infatti l’indiscussa protagonis­ta dell’ultima settimana della moda milanese, grazie a una sfilata evento a Linate (l’aeroporto dove, dal 1996, proprio un enorme logo “Emporio Armani” accoglie tutti i passeggeri in arrivo o in partenza) che ne ha sancito il definitivo rilancio, dopo un anno di riorganiz- zazione aziendale. Una sfilata che ha visto ancora una volta in passerella il blu, colore tanto amato dal suo fondatore. Lo stesso blu che vediamo protagonis­ta del quadrante sunray testurizza­to dell’orologio Classic della linea Emporio Armani Swiss Made. Un modello in acciaio lucido con cassa tonneau di ispirazion­e Art Déco da 41x45 mm, impermeabi­le fino a 50 metri di profondità, come riporta l’incisione sul fondello. Protagonis­ta di questo segnatempo, il movimento automatico a tre lancette centrali con bilanciere aperto, visibile sia a ore 12 lato quadrante che dal fondo. Pensato per i look più formali, è abbinato a un cinturino blu effetto scamosciat­o con lunghezza regolabile. _ (M.B.R.) A sinistra, il movimento automatico con bilanciere aperto è protagonis­ta del modello Classic Emporio Armani Swiss Made. 945 €

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 ??  ?? Rory Mcilroy, 29 anni, con un Omega Acqua Terra 150M Coaxial Master Chronomete­r 41 mm
Rory Mcilroy, 29 anni, con un Omega Acqua Terra 150M Coaxial Master Chronomete­r 41 mm
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