A mano o in lavatrice Effetto sound
Blazer dal taglio casual, ma anche abiti più formali, tutti lavabili tra le proprie mura domestiche. È la nuova linea sartoriale di Gant. «L’abbiamo pensata per due motivi: il primo è per la sostenibilità. Il secondo è perché, essendo ormai tutti sempre più impegnati, abbiamo voluto eliminare la lavanderia tra i compiti nelle “to do list” permettendo così a tutti di trascorrere più tempo con i propri cari», spiega Matthew Wood, direttore creativo del marchio preppy americano. A rendere possibile il tutto è stata la scelta dei materiali e la loro combinazione: il misto lana assieme alle speciali fodere interne e le cuciture a dettaglio strategiche assicurano una perfetta vestibilità e l’aspetto aplomb dopo ogni lavaggio. Solo qualche accortezza: la lavatrice non deve raggiungere 60°, è necessario selezionare il lavaggio per delicati e lo stesso vale per il detersivo. Al termine, i capi possono essere semplicemente appesi e lasciati asciugare, pronti per il prossimo utilizzo. _ (P.M.)
Al motto “l’archivio va di moda”, Woolrich, marchio fondato nel 1830 in Pennsylvania, riedita dal proprio glorioso passato uno dei suoi simboli per eccellenza: il “buffalo check”. Lo storico tessuto a quadri, ancora oggi in leggera ma resistente flanella, è stato rielaborato in diverse dimensioni e colorazioni come il grigio, il viola, il giallo e il blu, per declinarsi su una serie di capispalla e pezzi di maglieria che omaggiano il know-how dell’azienda. A celebrare la capsule Iconic Pack sono state chiamate due band londinesi: gli Hempolics e i Blue Lab Beats che rappresentano sonorità tradizionali con suoni di nuova generazione, in perfetta sintonia con il mood del brand.