ORO, INCENSO E MIRRA
I doni dei Re Magi si rivelano validi alleati dello skincare e dell’alta profumeria. Sei idee da mettere sotto l’albero
Per la tradizione cristiana significavano regalità, divinità e sacrificio di sé. Per il mondo della bellezza si tratta invece di sostanze tutt’ora ricche di preziose proprietà terapeutiche, da impiegare in formule olfattive e di skincare di lusso. L’oro, anzitutto, non è solo il metallo che impreziosisce i flaconi, ma è anche protagonista di formule antietà. Quello puro, a 24 carati, disinfiamma e ringiovanisce naturalmente la pelle, stimolando inoltre la produzione di collagene ed elastina. Ecco perché la Fonte Spa del Grand Hotel Palazzo della Fonte di Fiuggi quest’anno propone la nuova Gold Mask, che promette una pelle uniforme e luminosa riducendo le discromie cutanee dovute all’invecchiamento e alla prolungata esposizione al sole. Nei prodotti beauty, l’oro svolge anche un’azione camouflage, grazie alla sua capacità di riflettere la luce che diminuisce la percezione visiva dei segni di espressione. È il caso di pro- dotti come Gold Recovery Mask di Chantecaille, del siero Magnificent di The Merchant of Venice o del bagnoschiuma Oudh Accord & Gold di Molton Brown. L’incenso, invece, è notoriamente una delle note più utilizzate in profumeria. Si tratta di un’oleoresina, ottenuta dalle piante Boswellia della penisola arabica e dell’africa orientale, dalle spiccate proprietà antinfiammatorie. Una volta cristallizzati, i diversi tipi di oleoresine emanano un profumo intenso dagli effetti
rilassanti. Quello di olibano in particolare, fumoso e fragrante, viene esaltato soprattutto dai sentori balsamici, come accade nell’eau de parfum di Salvatore Ferragamo Tuscan Creations, Testa di Moro. Quanto alla mirra: si tratta di una gommoresina aromatica, estratta da duecento tipi diversi di piante Commiphora, sulle rive del mar Rosso, in Senegal, in India e in Madagascar. Disinfettante e cicatrizzante, risulta anche un ottimo conservante: utilizzata da secoli come medicinale naturale nel Corno d’africa, oggi sorprende come nota profumata soprattutto quando viene miscelata all’incenso. Il loro feeling olfattivo è infatti vibrante, intenso, inatteso, come in Mandala di Christian Carbonnel per Masque Milano, una fragranza leggera che trasmette una sensazione fortemente meditativa. Acqua di Parma dedica invece alla mirra una eau de cologne concentrée ispirata proprio a Muscat, la terra dei Re Magi, che oggi è la capitale dell’oman.
Tra i requisiti per evitare di essere blackballed dai Gentlemen Club di Londra, ovvero di finire nella lista nera che ne preclude l’ingresso, oltre al retaggio sociale esistono delle regole di abbigliamento molto severe. Circoli storici come il Whites, il Garrick o il Carlton Club non ammettono ospiti che non abbiano indosso giacca, camicia, cravatta e scarpe perfettamente lucidate. A questo dress code si rifà la prima collezione di accessori di Church’s denominata St. James, proprio come il quartiere dove sono nate queste aristocratiche società per soli uomini. La linea di pelletteria, che spazia dalle cartelle da lavoro alle borse da viaggio, fino ai piccoli accessori, è realizzata in vitello texturizzato con stampigliato a fuoco il logo della casa inglese. Per la prima volta dallo stabilimento di Northampton usciranno non solo le calzature Derby, Oxford e Double Monk, ma anche valigette e tote bag. Per ora solo in una manciata di tinte (nero, talco, smeraldo e caffè), ma la perizia artigianale rimane invariata e prevede più di 100 passaggi di lavorazione manuale necessari a produrre gli articoli più strutturati.